La Stampa. Cresce la preoccupazione in corsia. Non solo per l’indice di ospedalizzazione dei pazienti malati di coronavirus, in aumento in queste ultime settimane dopo la tipica flessione nei mesi estivi. Ma da metà luglio si è registrato un primo aumento di contagi anche tra medici e soprattutto infermieri dai tempi dell’inizio della campagna vaccinale: un dato che ha lanciato l’allarme nelle strutture sanitarie tra ospedali e Rsa.
Gli operatori sanitari sono stati la prima categoria insieme agli Over 80 a ricevere la prima dose di vaccino in data 27 dicembre 2020, il Vax Day sanitario. La copertura, secondo le proiezioni, doveva scadere in tardo autunno, con ancora molte incognite sulla terza dose e il rinnovo di un green pass – in scadenza in teoria nello stesso periodo – che potrebbe bloccare un’intera categoria. Anche se i casi registrati nell’ultimo mese e mezzo non sono gravi e ancora non ci sono stati decessi: un altro punto a favore dei vaccini che sembrano garantire un buon livello di protezione a distanza di 9 mesi e oltre. Perché, allora, questa impennata di nuovi casi? E’ probabile che stia finendo la copertura del doppio vaccino? E’ una delle ipotesi, ed è è per questo che, anche sull’onda delle ultime dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza, si ipotizza un anticipo della terza dose. Così Walter Riccairdi: «Stiamo osservando che anziani e persone fragili, vaccinati a gennaio e febbraio, stanno esaurendo la loro protezione. Queste persone si trovano nuovamente vulnerabili e vanno riprotette. Dobbiamo partire da loro, dalle persone che sono state vaccinate prime e più fragili».
Prima della prima dose, i contagi mensili superavano stabilmente i 15mila casi (dati Fnopi) fino a picchi di quasi 20mila persone che contraevano il Covid in corsia. Poi la campagna vaccinale ha avuto effetto, diminuendo sempre di più i contagi. La cifra più bassa è stata registrata a luglio 2021: appena 265 operatori sanitari contagiati. In agosto, però, la curva è risalita: 1896 casi di Covid tregistrati, di cui oltre l’80% nella categoria infermieri. La durata del Green Pass allungata dai 9 ai 12 mesi garantirà più tempo per capire quando calendarizzare la terza dose, con gli operatori sanitari tra i primi osservati speciali per tirare le somme dell’efficacia della copertura vaccinale.