Il Mattino di Padova. Ricoveri ospedalieri verso il picco, mentre rallenta la decrescita dei contagi, in Veneto. Sono le manovre di assestamento di fine estate, secondo Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr. I prossimi giorni saranno decisivi nell’indicarci l’andamento delle curve.
La situazione è estremamente eterogenea all’interno della stessa regione. E, nonostante i numeri assoluti indichino altro, a preoccupare è Ricoveri ospedalieri verso il picco, mentre rallenta la decrescita dei contagi, in Veneto. Sono le manovre di assestamento di fine estate, secondo Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr. I prossimi giorni saranno decisivi nell’indicarci l’andamento delle curve. “Quanto ai ricoveri in Terapia intensiva e nei reparti ordinari, questi sono in aumento. Ma da quattro giorni ci sono segni di frenata della crescita” spiega Sebastiani. Per il momento, l’occupazione dei reparti di Rianimazione è al 4,5%, quella delle aree mediche al 3,2%. Il matematico del Cnr parla di una frenata nella crescita, si diceva: fenomeno che è quasi sempre di preludio al picco. Era accaduto lo stesso poche settimane fa, sul fronte del contagio; potrebbe accadere a breve, nei reparti ospedalieri.
Prosegue Sebastiani: “Nell’ultima settimana è stata registrata una media di 4,7 nuovi ricoveri al giorno in Terapia intensiva. Un dato in crescita, con un’accelerazione nelle ultime tre settimane”. In una situazione che, tutto sommato, appare ancora sotto controllo, a preoccupare è soprattutto il fronte ospedaliero. Mentre i prossimi giorni saranno determinanti per comprendere in quale direzione si stanno muovendo i contagi. “Come previsto, il 31 luglio la curva media dei positivi totali ha raggiunto un massimo, seguito da una decrescita” spiega il matematico del Cnr “Tuttavia, da circa cinque giorni, questa decrescita vede un arresto. Lo stesso è avvenuto nel Lazio, che è in una situazione di stasi da 16 giorni. I dati dei prossimi giorni ci permetteranno di capire se sarà così anche per il Veneto”.
“Tutte le province hanno superato il picco della curva dell’incidenza media da due–tre settimane” commenta Sebastiani “Sono ancora in discesa le province di Belluno, Rovigo e Verona (quest’ultima, con una frenata della discesa negli ultimi sette giorni). Venezia è piatta nelle ultime settimane, con dei segni minimi di ripresa da cinque giorni. Infine, si registrano dei segni di ripresa negli ultimi cinque-sette giorni per le province di Padova, Treviso e Viicenza”.
L’ultimo dato da considerare è quello dei decessi. Valore, come i precedenti, a sua volta in aumento. Spiega il matematico del Cnr: “Negli ultimi sette giorni, la media registrata è stata di due decessi al giorno. Si tratta di un valore tre volte più alto rispetto a quello dei sette giorni precedenti. La prossima settimana ci servirà a confermare o smentire il trend”. milaabitanti. Del resto, sono le due province in cui si registra il maggior numero di infezioni. Quindi, il Trevigiano il Vicentino, entrambi con 64 positivi ogni 100 mila abitanti. A concludere, il Bellunese che, con 185 positivi in tutta la provincia, ha un’incidenza ferma a 33 casi ogni 100 mila abitanti.