Per una pandemia che dovrebbe durare due anni, diciotto mesi sono un tempo dì bilanci. Ebbene, dall’inizio dell’emergenza Covìd, a Nordest sono stati registrati oltre mezzo milione di contagi e più di quindicimila vittime. Detta in altri termini, dal 21 febbraio 2020 mediamente ogni giorno tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia 1.020 persone si sono infettate e 28 sono morte: in sostanza il Coronavirus ha colpito 42,5 individui all’ora, uccidendone uno ogni 70 minuti.
Per una pandemia che dovrebbe durare due anni, diciotto mesi sono un tempo di bilanci. Ebbene, dall’inizio dell’emergenza Covid, a Nordest sono stati registrati oltre mezzo milione di contagi e più di quindicimila vìttime. Detta in altri termini, dal 21 febbraio 2020 mediamente ogni giorno tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia 1.020 persone si sono infettate e 28 sono morte: in sostanza il Coronavirus ha colpito 42,5 individui all’ora, uccidendone uno ogni 70 minuti
LE CURVE
Pur nell’overdose algebrica che ha contraddistinto quest’ultimo anno e mezzo, sono numeri che fanno una certa impressione. Sommando quotidianamente le cifre relative ai vari parametri, il dipartimento di Biostatistica dell’Università di Padova ha costruito grafici che danno la dimensione anche visiva dell’incessante crescita, seppur scandita da fasi caratterizzate da diversi ritmi. Per definizione, infatti, le curve dei casi e dei decessi sono partite da zero e un bel dì si arresteranno, ma nel frattempo continuano a salire, ora piegandosi e ora impennandosi a seconda del periodo: fondata impetuosa nella primavera 2020, la tregua in estate, la forsennata ripresa nell’autunno-inverno, il rallentamento primaverile del 2021, il sussulto estivo dì queste settimane.
I DATI
Complessivamente in Veneto sono stati contati 449.463 casi (in media 820 al giorno) e 11.666 morti (21), Gli ultimi ieri: altri 420 infetti (su 30.008 tamponi: tasso di positività dell’1,39%), ma nessuna vittima. Niente croci nemmeno in Friuli Venezia Giulia nelle ultime ventiquattr’ore, dove i nuovi contagi sono stati 78 (su 4.541 test: 1,71%). In totale le infezioni contabilizzate nella regione sono state 109.888 (mediamente 200 ogni giorno), ì decessi 3.796 (7). Per completezza, va detto che i ricoveri sono in oscillazione. Negli ospedali veneti, i degenti in Terapia intensiva salgono a 52 (+3), mentre scendono a 217 (-9) quelli in area non critica. Nei nosocomi friulgiuliani, i pazienti intubati restano 9, invece quelli accolti negli altri reparti crescono a 32 (+2).
L’ANALISI
Per stimare l’evoluzione futura della situazione, occorre però guardare all’Italia nel suo complesso. Il fisico Davide Bassi, ex rettore dell’Università di Trento, nel suo blog “I numeri ai tempi del Coronavirus” ha concluso l’analisi della settimana riscontrando «una sostanziale invarianza del numero dei nuovi contagi» e un generale aumento degli altri dati, anche se questo incremento «è compatibile con il consueto ritardo con cui ricoveri e decessi seguono l’andamento dei contagi». Secondo l’esperto, già a partire da questi giorni «dovremmo vedere la fine della crescita dei nuovi ricoveri, ammesso che il dato sui contagi non sia stato troppo alterato dalla “fuga dai tamponi” che ha spinto molti positivi a non farsi identificare per evitare di compromettere le ferie estive».
LE VARIABILI
Del resto le variabili da mettere in conto sono sempre tante. Lo ricorda proprio da Trento la Fondazione Bruno Kessier, che insieme all’Istituto superiore di sanità ha elaborato una nota per spiegare quanto difficile sìa stilare una previsione del futuro andamento dell’epidemia, che oltre a considerare i parametri della storia naturale del patogeno, richiede anche di conoscere «in anticipo e in termini quantitativi tutti gli eventi che possono influire sulla futura dinamica epidemica», come «gli interventi di distanzìamento sociale che verranno adottati (quali e quando), la copertura vaccinale che progressivamente Si raggiungerà, il comportamento individuale dei cittadini». Per gli analisti, «nel caso di Sars-CoV-2, per questi motivi è al momento estremamente complesso fare delle previsioni». Della serie: staremo a vedere.
Il Gazzettino