L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblica il suo ultimo bollettino settimanale, relativo al periodo 9-15 agosto. Secondo i dati diffusi, dopo gli ultimi due mesi di crescita costante, il numero di casi Covid segnalati nel mondo nella settimana dal 9 al 15 agosto è arrivato a oltre 4,4 milioni (+2% rispetto ai 7 giorni precedenti), dato che porta il totale dei contagi da inizio pandemia a oltre 206 milioni. Stabili le morti, oltre 66mila questa settimana, per un totale da inizio pandemia di quasi 4,4 mln.
A sostenere il trend in salita dei contagi è in gran parte la regione del Pacifico occidentale e quella delle Americhe che hanno registrato aumenti rispettivamente del 14% e dell’8% rispetto alla settimana precedente. Mentre la regione africana ha riportato la più grande diminuzione percentuale dell’incidenza dei casi e dei decessi, rispettivamente -23% e -18% (sebbene i dati del fine settimana siano incompleti e ciò potrebbe determinare una sopravvalutazione della variazione percentuale.
L’Europa cresce meno in termini di nuovi casi settimanali rispetto alla media mondiale (1%), con 1.134.516 contagi registrati negli ultimi 7 giorni (pari al 26% del totale, una delle quote più alte dopo le Americhe che pesano per il 34%); mentre sono in calo del 3% le morti, 10.495 questa settimana, dopo 6 settimane di crescita.
I Paesi a rischio
Le regioni con i più alti tassi di incidenza settimanale di casi e decessi per 100mila abitanti rimangono come la scorsa settimana la regione delle Americhe e quella Europea (147,4 e 121,6 nuovi casi per 100.000 abitanti, rispettivamente e 2 e 1,1 nuovi decessi per 100.000 abitanti). A livello nazionale, il numero più alto di nuovi casi nell’ultima settimana è stato segnalato dagli Stati Uniti (883.996 nuovi casi, +9%), seguiti da Iran (269.975 nuovi casi, +9%) e India (258.121 nuovi casi; -7%). Mentre il numero più alto di morti nell’ultima settimana è stato segnalato dall’Indonesia (10.492, -8%), Brasile (6.100 nuovi casi, -3%) e Russia (5.618; +2%).
Tornando alla regione Europea, nel complesso sta iniziando a stabilizzarsi in termini di nuovi casi settimanali e decessi, ma diversi Paesi continuano a registrare aumenti significativi del numero di contagi, inclusi Azerbaigian, Georgia, Israele (che l’ Oms considera in quest’area), Kosovo, Montenegro e Nord Macedonia. Il maggior numero di nuovi casi nella regione è stato segnalato dal Regno Unito (198.759, cioè 292,8 ogni 100.000 abitanti; +7%), seguito da Turchia (163.965, -3%) e Russia (153.086 nuovi casi; -4%).
La Variante Delta
La variante Delta del coronavirus Sars-CoV-2, invece, segnalata per la prima volta in India, è stata registrata in 148 Paesi, territori o aree del pianeta, 3 in più in 7 giorni. A livello globale – riporta l’Oms – la variante Alfa (o ‘inglesè) risulta presente in 190 Paesi, dato stabile rispetto alla settimana precedente; mentre 138 Paesi (uno in più) hanno segnalato la variante Beta (o ‘sudafricanà), 82 (uno in più) la Gamma (o ‘brasilianà).