I requisiti pensionistici di vecchiaia resteranno probabilmente fissi a 67 anni per ancora un biennio, forse anche di più. È una buona notizia, ma non la possiamo annunciare con il sorriso. È’ una notizia positiva perché sia nei desideri di chi fa le leggi, sia in quelli dei cittadini, c’è la voglia di non ritardare ulteriormente il momento della pensione. Non possiamo però sorridere perché dietro a questa stabilità ci sono la pandemia 2020 e le sue vittime. I numeri pubblicati da Istat confermano quello che era già emerso nelle prime anticipazioni: la pandemia ha portato ad un crollo senza precedenti dell’attesa di vita a 65 anni nel 2020, pari a 13 mesi in meno a livello nazionale.
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