La proposta è stata presentata da Austria e Paesi Bassi e ha già ottenuto il sostegno di Belgio, Germania, Lussemburgo, Italia, Polonia, Bulgaria, Irlanda e Slovacchia
Una coalizione di paesi guidata da Austria e Paesi Bassi ha chiesto alla Commissione europea di vietare l’allevamento di animali da pelliccia su tutto il territorio dell’Unione. La proposta, inviata in una nota durante l’ultimo Consiglio dei ministri dell’agricoltura europei, ha già ottenuto il sostegno di Belgio, Germania, Lussemburgo, Italia, Polonia, Bulgaria, Irlanda e Slovacchia. Tuttavia, altri paesi hanno espresso alcune riserve.
“A oggi, non c’è alcuna giustificazione per l’allevamento di animali da pelliccia e daremo il nostro massimo sostegno per trovare gli strumenti legislativi affinché si prenda una posizione comune in tutti gli stati membri per proibire questa pratica”, ha detto il ministro dell’agricoltura italiano Stefano Patuanelli durante il suo intervento al Consiglio, riportato da Euractive. “È giunto il momento per l’Unione di fare un passo avanti su questo argomento” si legge invece nella nota congiunta “e di porre fine a un’attività economica senza dubbio dannosa per il benessere degli animali”.
L’allevamento di animali da pelliccia è una pratica decisamente crudele. Le bestie vengono infatti allevate in maniera intensiva, in batteria e trascorrono la loro breve vita in piccolissime gabbie, inadatte alla sopravvivenza di qualunque tipo di animale. Inoltre, al problema del benessere della vita degli animali si aggiunge quello della salute pubblica. Dall’aprile 2020, infatti, oltre 400 allevamenti di pellicce in tutta Europa hanno registrato focolai di Covid-19 tra i loro visoni e le autorità sanitarie hanno scoperto che questi animali possono essere un vettore di trasmissione del Covid-19 verso gli esseri umani. Da allora, centinaia di migliaia di visoni da allevamento sono stati abbattuti in tutta Europa, per paura che potessero innescare nuove mutazioni del virus.
I firmatari della proposta hanno quindi preso in considerazione anche il rischio specifico che questo tipo di allevamenti può portare alla salute pubblica, chiedendo misure più drastiche per limitare i pericoli per gli esseri umani e per migliorare il benessere degli animali in questione.
Paesi contrari
Romania, Grecia e Lituania si sono opposte totalmente al divieto di allevare animali da pelliccia, mentre l’Ungheria ha accolto l’iniziativa ma solo per quanto riguarda i carnivori e non gli erbivori. Posizione sostenuta in parte anche dalla Francia, che sosterrebbe un divieto relativo alle specie selvatiche, escludendo quelle allevate sia per la carne che per la pelliccia, come i conigli.
WIRED