La Stampa. Con l’incidenza dei casi settimanali ogni 100mila abitanti che da 17 scende a 11 e un Rt che resta inchiodato allo 0,69 come la scorsa settimana anche la Valle d’Aosta lunedì prossimo lascia la fascia giallo finendo di tingere solo di bianco l’intero Paese. Il Monitoraggio settimanale a cura dell’Iss all’esame stamane della cabina di regia testimonia che se pure la variante Delta stesse diffondendosi lungo lo Stivale, i suoi effetti ancora fortunatamente non si rilevano.
Ma il Report mette le mani avanti. «Vengono segnalati anche in Italia focolai di varianti del virus SARS-CoV-2, in particolare della variante Delta, che presentano -se legge nell’introduzione- una maggiore trasmissibilità e/o la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria. La circolazione di queste varianti ha portato ad un inatteso aumento dei casi in altri paesi europei con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi. Il raggiungimento di una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresenta uno strumento indispensabile ai fini della prevenzione di ulteriori recrudescenze di episodi pandemici», è la conclusione.
Dalla settimana 5-11 maggio a oggi «il numero di persone testate per il Sars-Cov-2 si è però progressivamente ridotto del 52,7%, passando da 662.549 a 313.122» e con «rilevanti e ingiustificate differenze regionali». Lo rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che intravede il rischio di una «sottostima dei nuovi casi» di infezione da Sars-Cov-2. Per la Fondazione i dati positivi non devono infatti portare a diminuire il testing. «Da 14 settimane consecutive – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra una discesa dei nuovi casi settimanali. Se la costante riduzione del rapporto positivi/casi testati conferma una ridotta circolazione del virus, la progressiva diminuzione dell’attività di testing sottostima il numero dei nuovi casi e documenta l’insufficiente tracciamento dei contatti, cruciale in questa fase della pandemia».
Mentre l’Italia si colora tutta di bianco è un’Unione europea tinta quasi interamente di verde quella che emerge dalle mappe del contagio da Covid aggiornate oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Solo l’Andalusia è in rosso, che indica un rischio di contagio alto (anche se non è rosso scuro). In Italia solo Basilicata, Calabria e Sicilia sono in giallo. Dello stesso colore, dopo mesi, i Paesi Bassi e quasi tutta la Svezia.