Interrogazione parlamentare sulle importazioni di mangimi animali
Oggetto: Importazioni di mangimi animali
Interrogazione con richiesta di risposta scritta Question for written answer E-000970/2021
Articolo 138
Chris MacManus
17 febbraio 2021
Le importazioni di mangimi animali dal Sud America falliscono ogni test in materia di sostenibilità. Ad esempio, producono 23 volte più emissioni di gas a effetto serra in termini di CO2, sono prodotti utilizzando metodi di produzione OGM vietati nell’UE, devono essere trasportati migliaia di miglia, non rispettano la tracciabilità, e sono responsabili della deforestazione (8 milioni di ettari negli ultimi 12 anni) e di un’enorme perdita di biodiversità in Amazzonia. Le strategie/gli strumenti pertinenti dell’UE per ridurre tali importazioni sono l’accordo verde, la politica agricola comune (PAC) e la strategia Farm to Fork.
Può la Commissione confermare se tali strategie, se realizzate, metteranno fine a queste importazioni dannose per l’ambiente e, in caso contrario, quali altre misure devono essere adottate per proteggere il nostro pianeta e garantire condizioni di parità per gli agricoltori dell’UE?
Risposta data dalla Sig.ra Kyriakides a nome della Commissione europea (9 giungo 2021)
La strategia Farm to Fork annuncia, tra l’altro, azioni volte a ridurre l’impatto ambientale e climatico dell’agricoltura e la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio ed a sostenere la transizione in corso verso un allevamento più sostenibile, riducendo la dipendenza dalle materie prime fondamentali, come la soia coltivata su terreni deformi.
L’obiettivo è promuovere le proteine vegetali coltivate nell’UE, sostenere l’incorporazione di materie prime alternative per mangimi, quali insetti, scorte di mangimi marini (ad es. alghe), sottoprodotti della bioeconomia o di prodotti alimentari precedenti, nelle diete del bestiame dell’UE, e facilitare un migliore utilizzo delle risorse alimentari europee attraverso l’uso di additivi per mangimi. Il settore zootecnico dell’UE dipende, almeno a breve termine, dalle importazioni di soia, che devono rispettare i pertinenti regolamenti e norme dell’UE.
La Commissione si trova ai margini del Green Claims Initiative1 che sviluppa un’impronta ambientale della produzione animale, che consentirà di quantificare l’impronta di carbonio delle diverse materie prime per mangimi. Ciò consentirà la divulgazione e l’etichettatura delle prestazioni ambientali per i vari mangimi.
L’UE sta inoltre assumendo un ruolo guida negli sforzi globali contro la deforestazione. Sono in fase di preparazione due proposte legislative, una volta a minimizzare i rischi di deforestazione associati a prodotti immessi sul mercato dell’UE ed ad una maggiore trasparenza delle pertinenti catene di approvvigionamento, nonché agli altri obblighi di adeguata verifica delle imprese in materia ambientale e sociale. Inoltre, l’UE cerca di garantire che vi sia un capitolo ambizioso sulla sostenibilità negli accordi commerciali bilaterali dell’UE. L’UE si sta inoltre impegnando attivamente con i paesi terzi per sostenere la transizione globale verso sistemi alimentari sostenibili.