Pubblicato l’aggiornamento al 25 febbraio della mappa di rischio dell’Ecdc. Ricordiamo che il rosso scuro indica la presenza per 14 giorni consecutivi di nuovi casi superiore a 500 ogni 100mila abitanti, mentre il rosso normale che caratterizza la maggior parte del nostro Paese indica un tasso di notifica del caso maggiore di 150 ma minore di 500 e l’arancione tra 25 e 150.
Pubblicato dall’Ecdc l’aggiornamento settimanale con la mappa di rischio delle Regioni europee. L’Italia è in gran parte in rosso, con un tasso di notfica di nuovi casi Covid tra 150 e 500 ogni 100mila abitanti, come la quasi totalità dei Paesi europei.
Mentre in rosso scuro, che indica un tasso di notifica superiore a 500, troviamo le PA di Trento e Bolzano e l’Umbria, dove si sono resistrati tassi di notifica superiori a 500 casi su 100mila abitanti.
Meglio in Valle d’Aosta, Sardegna e Sicilia, che figurano in arancione, ovvero con un tasso di notifica dei casi tra 25 e 150.
Ricordiamo che le aree sono contrassegnate nei seguenti colori:
– verde se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 25 casi su 100.000 e il tasso di positività del test inferiore al 4%;
– arancione se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000 ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100.000 e il tasso di positività del test è inferiore al 4%;
– rosso, se il tasso di notifica del caso COVID-19 cumulativo di 14 giorni è compreso tra 50 e 150 e il tasso di positività del test per l’infezione da COVID-19 è del 4% o superiore, o se il tasso di notifica del caso di COVID-19 cumulativo di 14 giorni è maggiore di 150 ma minore di 500;
– rosso scuro, se il tasso di notifica del caso COVID-19 cumulativo di 14 giorni è pari o superiore a 500;
– grigio se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100000.
26 febbraio 2021