Il Corriere del Veneto. Ospedali vuoti, ambulanze ferme, reparti deserti. I negazionisti ci provano da mesi a dimostrare che il Covid non esiste. Riempiono i social di falsi scienziati e teorie complottiste, sventolando numeri inesistenti. Alcuni di loro hanno cominciato a girare gli ospedali fotografando e facendo video di quelle corsie senza allarmi, incassando like e condivisioni social, creando una realtà parallela a quella che stanno vivendo medici, infermieri e pazienti. Ma questa volta qualcosa è cambiato perché i medici si sono infuriati: da nove mesi combattono contro la pandemia, rinunciano a ferie e riposi, sono malati o sono stati malati anche loro perché il Covid non risparmia nessuno. E adesso rispondono con lo stesso strumento e sulle stesse piattaforme che i negazionisti ritengono il loro terreno di caccia: un video di voci e testimonianze sul web. L’Usl 2 di Treviso denuncia in tribunale. Non solo chi fa quei video ma chiunque li rilanci sotto qualsiasi forma pretendendo di raccontare una storia falsa. Si chiamano «fake news» ma sono diventate offese.
Il video di Fella è stato condiviso in 24 ore più di quattrocento volte raccontando una storia mistificata, senza emergenze e senza Covid. È questo che ha fatto più infuriare il personale medico, donne e uomini che da febbraio fanno turni straordinari per non lasciare soli i pazienti e i colleghi. E che ora si vedono diffamati da cittadini che fino a poco tempo fa li chiamavano «eroi». La rabbia è umana, una reazione emotiva a chi denigra un lavoro dedicato e fondamentale.
E allora Benazzi fa rispondere direttamente loro. Prima Stefano Formentini, direttore del Ca’ Foncello: «Quelle immagini sviliscono il lavoro dei medici e la sofferenza dei pazienti. Oggi la situazione è grave ma fortunatamente sotto controllo, abbiamo 116 ricoveri, 16 persone in terapia intensiva, 20 in semintensiva». Poi Gigliola Scattolin, coordinatrice delle malattie infettive: «Abbiamo 45 pazienti Covid che hanno bisogno di ossigeno, quanto detto nel video non è vero. Ogni giorno abbiamo dieci nuovi pazienti, l’età si è abbassata. Chiedo almeno rispetto per chi è malato e chi lavora. Non date retta a quelle falsità». Il padiglione di riabilitazione è stato riconvertito per le urgenze: «È offensivo dire che il Covid non esiste – risponde il primario di Pneumologia Micaela Romagnoli -, esorto tutti a fare estrema attenzione, muoversi meno possibile, portare sempre la mascherina e portare rispetto». Dalla terapia intensiva ribatte Mario Feta: «Da quindici giorni abbiamo 16 pazienti con polmoniti Covid, siamo al limite della possibilità, abbiamo pazienti molto gravi, oggi purtroppo abbiamo registrato due decessi». Nel video parla anche il più giovane paziente ricoverato in terapia subintensiva, uscito dall’intensiva in cui ha trascorso giornate terribili. Roberto Catarin ha compiuto 38 anni su un letto del Ca’ Foncello l’altro ieri: «Ormai da 15 giorni cerco esclusivamente di portare a casa la salvezza. Una cosa così non la auguro a nessuno. Se vi dicono che il Covid non esiste ed è solo montatura, una manovra di non so chi, non credeteci. Adottate tutti i dispositivi di sicurezza, può salvarvi la vita». Anche il Comune ha deciso di portare il negazionista in tribunale. «Querelo, sono balle colossali e dannose» annuncia il sindaco Mario Conte.