Corriere del Veneto. Inizialmente sembrava una semplice ipotesi studiata solo per un’eventuale situazione di estrema emergenza, ovvero in caso di improvvisa e significativa impennata dei casi. Invece diventerà realtà, senza se e senza ma. E anche subito: lo stadio Euganeo verrà utilizzato da lunedì 19 ottobre quale nuova sede – insieme ai reparti di Malattie Infettive e Pediatria dell’ospedale di Padova – per l’effettuazione dei tamponi per la ricerca delle positività al Coronavirus in città. Motivo: l’Usl 6 Euganea ha deciso di smantellare il punto creato all’esterno della sede del Distretto 1-Padova Bacchiglione in via Temanza (nel quartiere Arcella) e di trasferirlo in uno spazio coperto e riscaldato assicurando nel contempo distanziamento e sicurezza. È stata quindi scelta la «Sala Progetto Giovani», ampio locale di oltre 200 metri quadri posizionato sotto alla curva Sud dell’impianto di viale Nereo Rocco, per ospitare dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 17 chi si recherà ad effettuare il tampone.
Previsto anche un percorso dedicato, così da non intralciare le altre attività: si accederà allo stadio dal passo carrabile tra la Curva Nord e la Tribuna Est, e dopo una prima misurazione della temperatura corporea si aggirerà l’impianto per arrivare alla sala dedicata, con successiva uscita dal vicino cancello. Spiega a riguardo l’assessore Diego Bonavina: «La direzione dell’Usl 6 Euganea ci aveva chiesto la disponibilità di uno spazio ampio, e nel giro di una settimana grazie al Settore Servizi Sportivi abbiamo individuato questa grande sala, che non veniva al momento utilizzata e che è anche già stata allestita». Per quanto riguarda il weekend, invece, al sabato e alla domenica dalla 8 alle 12 i tamponi verranno effettuati – ovviamente a partire da sabato 24 ottobre – nel Padiglione 2 – Ambulatori di Dietologia del Complesso Socio-Sanitario dei Colli, nell’omonima via a Brusegana.
Nel frattempo nella giornata di ieri Domenico Scibetta, direttore generale dell’Usl, ha deliberato il nuovo Atto aziendale, vale a dire il documento (approvato anche dalla Regione Veneto) che disciplina l’organizzazione, le articolazioni di governo e il funzionamento stesso dell’azienda sanitaria padovana, con focus sui compiti e i livelli di responsabilità dei suoi dirigenti nonché sulle correlazioni fra le strutture. Lo stesso Scibetta riassume i dati più significativi: «Considerando gli ospedali, gli ospedali di comunità, le Unità Riabilitative Territoriali e gli hospice, l’Usl 6 Euganea è passata da 1927 a 2038 posti letto, con spostamento quindi del setting organizzativo verso le strutture intermedie, e con un assestamento delle apicalità da 67 a 69. Se prendiamo poi in esame il riassetto dell’organizzazione ospedaliera, assistiamo a un aumento di Unità Operative Complesse da 107 a 109, mentre le Unità Operative Semplici e Unità Operative Semplici Dipartimentali salgono da 138 a 143, il tutto al netto dell’Ospedale Sant’Antonio, passato sotto l’egida dell’Azienda ospedaliera universitaria. Da questo Atto aziendale l’Ulss 6 ne esce corroborata, rafforzata e sempre più modellata sulle necessità di salute attuali». Tra i nuovi casi di Covid-19 in città, infine, da segnalare un secondo positivo tra i dipendenti degli uffici di via Fra’ Paolo Sarpi del Settore Edilizia Privata del Comune.