Identificati virus LPAI H5 (3 campioni positivi) in alcuni anatidi stanziali campionati nella regione Veneto. Lo comunica il Ministero della Salute a sua volta informato dal Centro di Referenza Nazionale dell’Influenza aviaria presso l’IZS delle Venezie (CNR IA). I campioni sono stati prelevati nell’ambito delle attività di monitoraggio per Influenza aviaria nell’avifauna selvatica.
Si tratta di virus ” molto simili a quelli che nel 2018 erano stati individuati in campioni ambientali (feci di anatidi) in un parco della Lombardia”- spiega il Ministero- e anche “a virus LPAI H5N3 e H5N6 identificati in Belgio da germani selvatici nel periodo 2016-2017 e nel 2019″.
Sulla base di queste evidenze, la Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari (DGSAF) ha chiesto al CRN IA ” una approfondita analisi del rischio, anche in considerazione dei focolai LPAI 2020 di Mantova e Treviso, che con ogni probabilità discendono da un’introduzione dal selvatico”.
La relazione sarà necessaria per valutare l’adozione di eventuali misure restrittive soprattutto nelle aree ad alto rischio di introduzione e diffusione per Influenza aviaria del territorio (Zone A e B dell’Accordo Stato-regioni 25 luglio 2019).
Intanto, il Ministero conferma il rafforzamento misure di vigilanza e verifica delle misure di biosicurezza e ribadisce la necessità di mantenere un livello di allerta elevato e di verifica del rigoroso rispetto di quanto contenuto nell’Ordinanza 26 agosto 2005 e successive modifiche.