Ma intanto a Malpensa è tornato dal 26 dicembre lo screening Covid per chi arriva dalla Repubblica cinese: chi atterra nello scalo da un volo proveniente dal Paese asiatico viene sottoposto in aeroporto al tampone. E i risultati di questo monitoraggio non sono confortanti: tra i passeggeri in arrivo, al momento, uno su due risulta positivo. « Abbiamo fatto due controlli sui primi due velivoli che sono arrivati da Pechino e da Shangai. Sul primo volo su 92 passeggeri 35 erano positivi, sul secondo su 120 passeggeri 62 erano positivi. Abbiamo una percentuale di un passeggero su due positivo al Covid», ha detto l’assessore alla Sanità lombarda Guido Bertolaso. Il Pirellone riferisce che dei positivi il 75% era diretto fuori regione e il 16% a Milano, con un’età prevalente 16-65 (78%): tutti i positivi erano asintomatici o con pochi sintomi. A Fiumicino è scattata l’allerta e i primi a rientrare nel giro di vite dei controlli saranno questa mattina all’alba i passeggeri di un volo proveniente da Pechino. L’area test Covid nello scalo romano, che si trova agli arrivi del Terminal 3 era sul punto di smobilitare ma con il contrordine di queste ore rimarrà invece al suo posto. «Se necessario metteremo in atto tutte le iniziative previste dall’Unità di Crisi per lo scenario di rischio elevato», ha dichiarato l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.
Stessa musica nella regione Campania, dove il governatore De Luca ha firmato ieri un’ordinanza che prevede maggiori controlli e monitoraggio anti Covid per chi sbarca all’aeroporto di Napoli Capodichino e che ordina «ai viaggiatori in arrivo all’aeroporto internazionale di Napoli dalla Repubblica Popolare Cinese, anche attraverso scali nazionali e internazionali di sottoporsi a tampone molecolare o antigenico» presso i presidi dello scalo . In caso di positività, scatterà l’obbligo di quarantena.
Intanto la politica è in fibrillazione: l’opposizione accusa la maggioranza di aver sottovalutato i segnali, mentre la comunità scientifica è già in allerta. «Servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri, altrimenti chi arriva non deve circolare. Sarebbe una misura che dovrebbe prendere, non l’Italia da sola, ma tutta l’Europa», avvisa Marco Bassetti, direttore della Clinica di malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Gli fa eco il virologo Mauro Pistello: «È assurdo pensare che i tamponi ai passeggeri in arrivo dalla Cina possano fermare il virus, è quasi inutile se lo fa solo l’Italia, serve un intervento globale, dell’Oms o dell’Europa». Tutti avvisati.