Comunicato Regione Veneto. La Regione Veneto e i sindacati della dirigenza sanitaria hanno sottoscritto ieri due importanti accordi, uno relativo all’incremento dei fondi della dirigenza sanitaria con le risorse dell’art.1, commi 435 e 435 bis della legge 205/2017 e uno che disciplina le attività aggiuntive che i dirigenti medici potranno svolgere presso le strutture di pronto soccorso alla tariffa oraria di 100 euro, come previsto dall’art21, comma 4 della LR 12/2022.
Lo rende noto, con soddisfazione, l’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, che ringrazia “tutte le parti in causa per l’ottimo risultato raggiunto”.
Il primo accordo ha preso atto dell’incremento delle risorse a seguito di un recente parere Ministero delle Finanze, che ha sancito il carattere “montante” delle risorse previste e ha ridefinito i criteri di distribuzione delle stesse tra le aziende del Ssr. Si tratta complessivamente di 15.416.000 euro di incrementi, attraverso quote che iniziano dal 2019 e crescono ogni successivo anno sino ad andare a regime dal 2026.
È stato ribadito che una quota importante di tali risorse sarà distribuita attraverso un criterio “perequativo” determinato sul valore medio pro capite dei fondi. In pratica le aziende che presentano valori pro capite inferiori alla media regionale riceveranno quote maggiori.
L’ente che beneficerà del maggior incremento in termini assoluti sarà l’Azienda Ospedale Università di Padova (2.746.000 euro), seguita dall’Azienda ULSS 6 Euganea (2.730.000 euro) e dall’Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana (2.727.000 euro).
È stato peraltro stabilito che le aziende avranno diritto alla quota perequativa solo qualora abbiano, entro il 30 giugno 2023, completato la contrattazione integrativa aziendale, affrontato e definito le materie previste per il confronto e abbiano dato piena attuazione al sistema degli incarichi dirigenziali, come definito dal Capo II Titolo III, del CCNL Dirigenza Sanitaria 2016-2018.
Sempre le aziende dovranno inoltre mantenere i residui dei fondi contrattuali nella percentuale non superiore all’8%, affinchè le aziende indirizzino tutte le risorse disponibili al nuovo sistema degli incarichi e all’incremento delle indennità di pronta disponibilità e notturna.
Il secondo accordo, disciplina le attività aggiuntive che i dirigenti medici potranno svolgere presso le strutture di pronto soccorso alla tariffa oraria di 100 euro, come previsto dall’art21, comma 4 della LR 12/2022. “La previsione regionale –fa notare la Lanzarin – prende atto del contesto di grande criticità nel quale versano le U.O. di Pronto soccorso di tutto il territorio e mira a salvaguardare la continuità dei servizi e la qualità dei livelli assistenziali, puntando alla valorizzazione dei medici che già operano all’interno delle strutture sanitarie e limitando il ricorso alle esternalizzazioni”.
Potranno svolgere, su base volontaria, attività aggiuntive presso le U.O. pronto soccorso i dirigenti medici in servizio presso gli stessi nonché i dirigenti medici in servizio presso altre U.O. e inquadrati in discipline equipollenti o affini alla disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza.
In subordine potranno svolgere attività aggiuntive, sempre su base volontaria, anche medici in servizio presso altre U.O. e inquadrati in discipline diverse da quelle equipollenti o affini alla disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza.
Le specifiche attività svolte dai dirigenti in parola e i relativi ambiti di autonomia, esercitabili esclusivamente per ambulatori codici bianchi, attività di consulenza negli ambiti di competenza e altre attività similari, saranno comunque individuati dai direttori/responsabili delle UU.OO. di pronto soccorso.
Ai fini dell’individuazione dei dirigenti medici in servizio presso altre U.O. interessati a prestare lavoro aggiuntivo presso i servizi di emergenza-urgenza le aziende pubblicano specifiche manifestazioni di interesse.
La misura ha carattere temporaneo ed è legata, come detto, alla grave carenza di personale dirigente medico. In fase di prima applicazione si è ritenuto di fissare il termine al 31 dicembre 2022. Tale termine potrà essere oggetto di proroga in ragione del persistere delle esigenze evidenziate.
Considerato che i servizi emergenza – urgenza della regione sono frequentemente oggetto di esternalizzazione, è stata inoltre data una indicazione alle aziende del Ssr di armonizzare le tariffe riconosciute agli operatori di mercato fornitori di servizi presso i Pronto Soccorso. A tal fine gli importi orari posti a base d’asta non dovranno essere superiori ai 100 euro, fatti salvi casi eccezionali collegati all’accertata impossibilità di acquisire i servizi per importi inferiori.
In caso di ricorso alle attività aggiuntive per il personale dirigente a tariffa derogata, fino a 100 euro, le Aziende del Ssr dovranno comunque procedere, compatibilmente con le esigenze di organizzazione dei servizi, alla graduale riduzione del ricorso alle esternalizzazioni. Di ciò le aziende daranno conto nella relazione semestrale a consuntivo.
Gli esiti dell’applicazione dell’istituto per il secondo semestre del 2022 saranno oggetto di monitoraggio ai tavoli di confronto aziendali e al tavolo di confronto regionale.