Attraverso un comunicato stampa e un RASFF aggiornati al 30 e 31 marzo, rispettivamente, le Autorità Sanitarie Francesi confermano, attraverso le risultanze delle analisi epidemiologiche, microbiologiche e di tracciabilità, un legame tra i diversi casi di SEU registrati da inizio 2022 e il consumo di pizze surgelate della linea Fraîch’Up del marchio Buitoni contaminate da batteri Escherichia coli che producono le Shiga-tossine.
Al 28 marzo 2022 sono stati individuati 75 casi in esame, di cui 41 casi di HUS con caratteristiche simili, ovvero 14 casi in più rispetto all’ultimo aggiornamento del 17 marzo. Altri 34 casi sono sotto inchiesta.
Questi 75 casi si sono verificati in 12 regioni della Francia metropolitana: Hauts-de-France (16 casi), Nuova Aquitania (11 casi), Pays de la Loire (10 casi), Ile-de-France (9 casi), Bretagna (7 casi), Grand Est (5 casi), Auvergne-Rhône-Alpes (4 casi), Centre Val-de-Loire (4 casi), Provenza-Alpi-Costa Azzurra (3 casi), Bourgogne Franche-Comté ( 2 casi), Normandia (2 casi) e Occitania (2 casi).
I bambini malati hanno un’età compresa tra 1 e 18 anni con un’età media di 7 anni. Due bambini sono deceduti.
I Paesi, oltre la Francia, interessati a vario titolo al commercio e vendita dei lotti di pizza incriminati, sono sono: Andorra, Belgio, Benin, Burkina Faso, Camerun, Congo (Brazzaville) Costa d’Avorio, Rebubblica democratica del Congo, Djibouti, Gabon, Guinea, Lussemburgo, Madagascar, Mali, Mauritius, Marocco, Nigeria, Qatar, Saint Martin, Senegal, Slovenia e Svizzera.
Le autorità sottolineano che dopo aver consumato i prodotti oggetto del richiamo, è importante consultare rapidamente un medico segnalando tale consumo se:
– entro 10 giorni, le persone hanno diarrea, dolore addominale o vomito;
– entro 15 giorni, le persone mostrano segni di grande affaticamento, pallore, diminuzione del volume delle urine, che diventa più scuro.
In assenza di sintomi entro 15 giorni dal consumo, si ricorda inoltre che non c’è bisogno di preoccuparsi.