In Italia, la resistenza agli antibiotici si mantiene tra le più elevate in Europa e risulta, nella maggior parte dei casi, al di sopra della media europea: ogni anno, nel nostro Paese, dal 7 al 10% dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multiresistente con migliaia di decessi.
Il nuovo test, disponibile in tutti i Paesi che accettano la marcatura Ce, misura le proteine della risposta immunitaria dell’ospite a partire da un piccolo campione di sangue e applica una tecnica di apprendimento automatico per distinguere accuratamente tra infezioni batteriche e virali. In questo modo offre informazioni utili per la gestione del percorso clinico, portando a una somministrazione più oculata di farmaci antibiotici e antivirali e a una diagnosi più rapida e completa della patologia che ha provocato l’infezione. Affidandosi alla risposta immunitaria, piuttosto che al rilevamento diretto dei patogeni, consente una diagnosi rapida e precisa anche quando il sito di infezione è inaccessibile. Convalidato da dati reali provenienti da oltre 15.000 pazienti e da studi clinici multinazionali in doppio cieco, pubblicati sulle principali riviste specializzate, il test mostra oltre il 90% di sensibilità e specificità su più agenti patogeni.
Ma è anche la prima soluzione completamente automatizzata che garantisce una gestione efficiente dei flussi di analisi dei laboratori diagnostici, sfruttando l’automazione e la capacità di gestione di elevati flussi di campioni da analizzare offerte dalla piattaforma Liaison XL di Diasorin.
«Il nuovo test lanciato con MeMed e disponibile da ieri sulla nostra vasta base installata di piattaforme Liaison XL – sottolinea Carlo Rosa, ceo di Diasorin – è strategico per il nostro futuro e si posiziona come un innovativo strumento diagnostico per laboratori e medici. Il test ha una valenza clinica rilevante, in quanto offre in maniera accurata e informata un ulteriore supporto nella definizione del percorso clinico dei pazienti, accelerandone il percorso verso l’auspicata guarigione».
Prossimo step è l’approvazione di Liaison MeMed da parte della Food and drug administration statunitense, che è attesa nel 2022. L’agenzia americana ha peraltro già concesso l’ok al test di MeMed. «La recente approvazione ricevuta dalla Fda del nostro test MeMed BV, pervenuta dopo un decennio di ricerca in cui partendo da un’idea siamo arrivati a sviluppare un prodotto e avere un impatto reale sul paziente, è il culmine di un ambizioso percorso – ha commentato Eran Eden, ceo e co-fondatore di MeMed – La collaborazione con Diasorin ci permette di unire i rispettivi punti di forza e grazie all’utilizzo della soluzione sulle piattaforme Liaison potremo ampliare la diffusione del test e della sua tecnologia innovativa, con un impatto positivo sia sui pazienti che sulla società».