Repubblica. Un errore umano ha mandato in rovina 15 milioni di dosi di vaccino anti-Covid di Johnson& Johnson. L’incidente è avvenuto nello stabilimento della Emergent BioSolutions a Baltimora, nel Maryland. Nella fase di preparazione delle dosi sarebbero stati mischiati erroneamente componenti destinati a un altro tipo di vaccino, quello di AstraZeneca. La Food and drug administration ha deciso il blocco di tutte le spedizioni programmate, lasciando senza scorte migliaia di centri vaccinali e farmacie che stavano programmando le prenotazioni.
La Casa Bianca, secondo i media americani, sapeva da almeno tre settimane del problema nella produzione. Un particolare avrebbe dovuto insospettire: il 10 marzo il presidente Joe Biden era atteso negli stabilimenti della Emergent per una visita ufficiale, ma il viaggio era stato cancellato due giorni prima, senza che lo staff avesse fornito spiegazioni.
La notizia dell’incidente è filtrata solo mercoledì sera, grazie alle rivelazioni del New York Times, ma da qualche ora erano arrivati i primi segnali: ufficialmente, l’incidente ha riguardato dosi prodotte in Olanda, che non hanno colpito la distribuzione americana, ma al Javits Center di New York, monumentale Centro convegni di Manhattan trasformato in centro vaccinale, dopo aver invitato a chiamare dalle 7 di mattina per prenotare il vaccino J&J, non hanno più accettato appuntamenti. Poche ore dopo i newyorkesi hanno scoperto il motivo. L’azienda farmaceutica non ha fornito dettagli, ma l’incidente sarebbe nato dalla miscela con un ingrediente attivo destinato al vaccino AstraZeneca. La struttura è gestita da Emergent, partner di J&J e della stessa AstraZeneca, che usano la stessa tecnologia. «Non è un segreto — ha commentato un funzionario del dipartimento americano della Salute — che alla Emergent non ci fossero molti esperti nella preparazione del vaccino». Nonostante questo, l’azienda ha ottenuto una serie di appalti federali, attirando critiche. La J&J ha promesso di recuperare entro fine aprile per arrivare a cento milioni di dosi entro fine maggio, ma non è chiaro se ora quel traguardo sarà possibile. Intanto, la Casa Bianca ha chiesto alla J&J di seguire direttamente la produzione alla Emergent.