Il 13 ottobre, la World Trade Organization (WTO) ha confermato il diritto dell’UE di imporre dazi fino a 4 miliardi di dollari sulle importazioni dagli Stati Uniti come contromisura per i sussidi forniti dal governo USA al produttore di aerei americano Boeing. La decisione si basa sulle precedenti indagini del WTO che hanno riconosciuto i sussidi statunitensi alla Boeing come illegali ai sensi della legge stabilita dalla WTO.
Il vicepresidente esecutivo per una “Economy that Works for People and Commissioner for Trade”, Valdis Dombrovskis, ha dichiarato: “Questa decisione tanto attesa consente all’Unione europea di imporre tariffe sui prodotti americani che entrano in Europa. Preferirei di gran lunga non farlo: questi dazi aggiuntivi non sono nell’interesse economico di nessuna delle parti, in particolare perché ci sforziamo di riprenderci dalla recessione causata dal Covid-19. Mi sono confrontato con la mia controparte americana, l’ambasciatore Lighthizer, e spero che gli Stati Uniti ora abbandonino i dazi imposti sulle esportazioni dell’UE lo scorso anno. Ciò genererebbe uno slancio positivo sia dal punto di vista economico che politico e ci aiuterebbe a trovare un terreno comune in altri settori chiave. L’UE continuerà a perseguire con determinazione questo risultato. In caso contrario, saremo costretti a esercitare i nostri diritti e ad imporre tariffe simili. Sebbene siamo completamente preparati per questa possibilità, lo faremo con riluttanza“.
Nell’ottobre dello scorso anno, a seguito di un’analoga decisione del WTO in un caso parallelo sui sussidi Airbus, gli Stati Uniti hanno imposto dazi di ritorsione che incidono sulle esportazioni dell’UE per un valore di 7,5 miliardi di dollari. Questi dazi sono ancora in vigore, nonostante i passi intrapresi da Francia e Spagna nel luglio di quest’anno per seguire la Germania e il Regno Unito nel garantire il pieno rispetto di una precedente decisione del WTO sulle sovvenzioni ad Airbus.
Nelle attuali circostanze economiche, è nel reciproco interesse dell’UE e degli Stati Uniti interrompere l’imposizione di questi dazi che gravano inutilmente sui nostri settori industriali e agricoli.
L’UE ha formulato proposte specifiche per giungere ad una soluzione negoziale alle controversie transatlantiche sugli aerei civili, le più lunghe nella storia del WTO. L’Unione rimane aperta a lavorare con gli Stati Uniti per concordare un accordo equo ed equilibrato, nonché future discipline per i sussidi nel settore degli aerei civili.
Mentre è impegnata in un dialogo con gli Stati Uniti, la Commissione europea sta anche adottando gli step appropriati e coinvolgendo gli Stati membri dell’UE in modo che possa utilizzare i suoi diritti di ritorsione nel caso in cui non si riesca a risolvere la controversia trovando una soluzione reciprocamente vantaggiosa. Questa pianificazione di emergenza include la finalizzazione dell’elenco dei prodotti che sarebbero soggetti a tariffe aggiuntive da parte dell’UE.
La versione preliminare della lista dei prodotti USA interessati dai dazi è disponibile qui.
Contesto
Nel marzo 2019, l’organo d’appello, la massima istanza del WTO, ha confermato che gli Stati Uniti non avevano intrapreso azioni adeguate per conformarsi alle norme del WTO sulle sovvenzioni, nonostante le precedenti sentenze. Gli USA hanno invece continuato a sostenere illegalmente il loro produttore di aeromobili Boeing a scapito di Airbus, dell’industria aerospaziale europea e dei suoi numerosi lavoratori.
Nella sua sentenza, l’Organo d’Appello:
- ha confermato che il programma fiscale dello Stato di Washington continua ad essere una parte centrale delle sovvenzioni illegali a Boeing;
- ha scoperto che una serie di strumenti attualmente attivi, inclusi alcuni contratti di appalto della NASA e del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, costituiscono sussidi che possono causare danni economici ad Airbus;
- ha confermato che Boeing continua a beneficiare di una concessione fiscale illegale degli Stati Uniti che supporta le esportazioni (la Foreign Sales Corporation e la Extraterritorial Income Exclusion).
La decisione di ieri, che conferma il diritto dell’UE di ritorsioni, deriva direttamente da quella precedente decisione.
In un caso parallelo su Airbus, il WTO aveva consentito agli Stati Uniti nell’ottobre 2019 di adottare contromisure contro le esportazioni europee per un valore fino a 7,5 miliardi di dollari. Questa disposizione si basava su una decisione dell’organo di appello del 2018 che aveva rilevato che l’UE ed i suoi Stati membri non avevano pienamente rispettato le precedenti sentenze del WTO in merito al Repayable Launch Investment per i programmi A350 e A380. Gli Stati Uniti hanno imposto queste tariffe il 18 ottobre 2019. Gli Stati membri dell’UE interessati hanno nel frattempo adottato tutte le misure necessarie per garantire la piena conformità.
Per maggiori informazioni:
- WTO Appellate Body ruling on US subsidies to Boeing
- Public consultation on preliminary list of products in the Boeing case
- Preliminary list of products
- History of Boeing case
- History of Airbus case
Fonte: Commissione europea