Corriere della Sera. Gli animalisti tornano a esultare. Il Consiglio di Stato, con decreto del presidente della Terza Sezione, Franco Frattini, ha stabilito che l’orsa JJ4 deve restare libera. Quindi, cattura sospesa fino alla discussione cautelare, fissata per il 19 novembre.
La Provincia di Trento incassa ancora una sconfitta sul tema orso, dopo che solo quattro giorni fa il Tar, in seduta collegiale, aveva dichiarato invece legittime le ordinanze della giunta guidata dal presidente leghista, Maurizio Fugatti. Un pronunciamento, quello dei giudici amministrativi, capace di sollevare reazioni indignate da parte sia di Enpa e Oipa (rispettivamente gli enti nazionale e internazionale per la protezione degli animali), sia del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, i cui rapporti con il governatore trentino si sono ormai fatti sempre più tesi.
Il Tar, in buona sostanza, aveva ritenuto che i presupposti della pericolosità del plantigrado, previsti dal Piano Pacobace (il documento di riferimento per la gestione degli animali protagonisti di incidenti), in questo caso ci fossero tutti. Secondo il Tribunale, infatti, sarebbe esistito un pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, da qui il riconoscimento di legittimità dell’ordine di cattura.
La decisione del Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto e lo ha fatto in maniera puntuale, senza lesinare critiche alla condotta della Provincia. Le motivazioni con cui si decreta l’inammissibilità della cattura tengono conto dell’esigenza «di tutela della vita e del benessere di esemplari di specie protetta in modo speciale e rigoroso da disposizioni che nessun tentativo di azione provinciale ancorché autonoma potrà in alcun modo superare». Il Consiglio di Stato valuta poi come «danno irreparabile per i tre cuccioli» la cattura della madre. I giudici del Tar, su tale aspetto, si erano espressi invece in maniera opposta: «La possibilità di sopravvivenza di cuccioli senza mamma — avevano scritto — sono le stesse di altri accompagnati della stessa età».
Ora lo scontro si è fatto ancora più acceso. Il commento del governatore Fugatti alla decisione del Consiglio di Stato suona come una sfida: «Se domani JJ4 attaccherà una persona, come purtroppo è già avvenuto — ha detto —, la responsabilità non sarà del presidente della Provincia di Trento ma di questa decisione, presa peraltro unitariamente, del Consiglio di Stato. Si vede poche volte un provvedimento con questa urgenza, ma ovviamente ne prendiamo atto. Crediamo però che non faccia gli interessi della comunità trentina».
Per gli animalisti, invece, si tratta di «una sentenza importantissima ed estremamente articolata, che afferma l’esigenza di una riforma totale dell’ordinanza che Fugatti ha voluto e difeso ricevendo, pochi giorni fa, anche il sostegno del Tar». Enpa e Oipa ritengono poi «molto importante la censura, per quanto riguarda la sorte dei cuccioli, in quanto nessun riferimento è stato fatto nell’atto della Provincia su analisi scientifiche ampie». Pongono poi l’accento sulla citazione della relazione dei carabinieri del Cites «sull’inadeguatezza del recinto del Casteller, dove si trovano già tre esemplari».
Intanto ieri a Trento si è svolta una nuova udienza per l’uccisione dell’orsa KJ2 (imputati l’ex governatore Ugo Rossi e l’ex dirigente del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Maurizio Zanin) avvenuta sul Monte Bondone nell’agosto 2017.