Riportiamo di seguito il testo integrale del comunicato diffuso in serata dall’Intersindacale della dirigenza medica e sanitaria della Regione Veneto:
“Le Sottoscritte OO.SS. (ANAAO ASSOMED, Federazione CIMO-FESMED, AAROI-EMAC, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), FVM, ANPO-ASCOTI-FIALS-MEDICI) apprezzano lo sforzo della Regione Veneto per il riconoscimento del ruolo professionale e dei diversi livelli di responsabilità di tutti i dirigenti medici e sanitari del Veneto coinvolti in questo periodo di emergenza Covid.
La premialità Covid origina infatti dall?impegno eccezionale che ha caratterizzato l?atti?ità sanitaria in questi primi mesi del 2020 per contrastare lo stato di pandemia globale nella dimensione nazionale e in particolare nella Regione Veneto.
La dedizione ai pazienti, le ore di lavoro straordinarie come numero e qualità, lo sprezzo del pericolo personale, la preoccupazione per i propri familiari potenziali vittime di un contagio avvenuto a seguito del proprio lavoro, dovevano avere un ringraziamento almeno onorevole per la categoria di professionisti che rappresentiamo. Oltre 160 colleghi hanno perso la vita in questi ultimi mesi e la maggioranza di essi era regolarmente in servizio, su scala nazionale il 10% degli operatori sanitari è risultato contagiato.
La Regione inoltre, ed è questo che genera maggiore soddisfazione, si impegna a:
1) Presentare una proposta legislativa volta ad introdurre ordinariamente, a favore della dirigenza medica e sanitaria operante nei servizi di malattie infettive, in analogia a quanto già previsto per il personale del comparto, un’indennità di rischio biologico incrementabile nel suo valore ed estensibile nei suoi beneficiari in caso di situazione eccezionale di epidemia/pandemia/zoonosi.
2) Organizzare tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali della dirigenza Area Sanità sulla riorganizzazione della rete assistenziale, sull’attività di sorveglianza effettuata a cura dei Dipartimenti di Prevenzione in collaborazione con i medici di medicina generale, pediatri
di libera scelta e medici di continuità assistenziale nonché con le Unità speciali di continuità assistenziale.
3) Condividere il riordino della rete ospedaliera per dare una risposta all’aumento significativo della domanda di assistenza legata al prosieguo della situazione infettivologica Covid-19, ai suoi esiti e a eventuali accrescimenti improvvisi della curva pandemica e la definizione di standard per il calcolo del fabbisogno di personale medico, sanitario e veterinario.
Ringraziamo il Presidente Zaia, l’Assessore Lanzarin, il Dott. Mantoan ed il Dott. Costa per lo spirito di collaborazione dimostrato in tale occasione. La trattativa non è ancora conclusa ma ci sono le premesse per un esito favorevole”.