Duecento locali entro il 2020. C’è anche il Centro-Sud nel mirino di Vincenzo Cremonini, ad del Gruppo Cremonini e presidente di Roadhouse, catena di ristorazione specializzata finora in piatti a base di carne, che getta anche le basi per una diversificazione dell’offerta nel casual dinner. Dopo avere consolidato la presenza soprattutto nel Nord Italia creando una rete di quasi 120 Roadhouse Restaurant, il piano di sviluppo di quest’anno prevede il lancio di nuovi format con aperture anche nel Mezzogiorno a partire da Lazio e Sicilia.
La strategia di diversificazione dell’offerta di Roadhouse ha portato alla creazione di Calavera fresh mex, format legato alla cucina messicana con ingredienti freschi. Dopo il primo ristorante servito per testare e ottimizzare la formula aperto a Milano Citylife lo scorso dicembre, il secondo Calavera «entro primavera verrà inaugurato nel Parco Commerciale Da Vinci a Roma e in calendario – spiega Vincenzo Cremonini – abbiamo un’altra apertura vicino all’outlet di Serravalle Scrivia. Il fatturato a fine anno del primo Calavera di Milano dovrebbe raggiungere i due milioni – anticipa il presidente – mentre quest’anno sono previste altre cinque aperture».
Dopo avere messo a regime questo progetto varato nel 2016, il team dedicato allo sviluppo di nuovi concept ha dato vita al progetto “Crazy fish” con un seafood bar a Modena e un secondo nel centro commerciale di Roma Est. «Calavera è destinato a diventare una catena mentre per il momento la formula di Crazy fish è in fase di sperimentazione e stiamo valutando nuove aperture» precisa l’ad. A Milano ha debuttato anche Meatery, progetto speciale per Citylife, una rivisitazione premium del concetto del ristorante di carne. Mentre in Sicilia Roadhouse guarda a Catania, dopo un ristorante già aperto a Palermo.
Ambizioso il piano di investimenti 2018 che fa leva su 45 milioni per aprire una trentina di locali, di cui oltre venti Roadhouse Restaurant, creando circa 900 nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda i conti il 2017 di Chef Express – holding di ristorazione del Gruppo Cremonini, cui fa capo anche Roadhouse – è stato chiuso con 590 milioni di ricavi di cui 155 realizzati nei locali a base di carne Roadhouse. Il margine operativo lordo è di una 50ina di milioni. «Per Roadhouse e Calavera il budget 2018 è di 200 milioni di ricavi grazie anche alle diverse aperture della seconda insegna – rimarca Vincenzo Cremonini -. Negli ultimi quattro anni abbiamo registrato un tasso di crescita del 30% l’anno e stiamo intercettando la ripresa economica e la crescita dei consumi fuori casa». Il numero dei coperti nel 2017, a parità di perimetro, è cresciuto del 5% ed è anche aumentato il tasso di ritorno.
Enrico Netti – Il Sole 24 Ore – 14 marzo 2018