“Dopo otto anni di blocco si rischia una disfatta che avrebbe gravi ripercussioni sulla credibilità della politica, delle Istituzioni e dell’intero sistema delle relazioni sindacali”. Lo scrive la Cosmed, la confederazione sindacale medici e dirigenti, in una lettera inviata al presidente Gentiloni, al ministro Madia e al presidente dell’Aran, Gasparrini, esprimendo preoccupazione per lo stato dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego e della dirigenza.
“Per i contratti del pubblico impiego ed in particolare per quelli delle aree della dirigenza, non solo non è ancora iniziata la trattativa, ma non sono ancora pervenuti in Aran gli atti di indirizzo”. Una situazione di stallo denunciata dalla Cosmed che, per esprimere la sua preoccupazione, ha preso carta e penna ed ha inviato una lettera inviata al presidente Gentiloni, al ministro Madia e al presidente dell’Aran, Gasparrini.
“È del tutto evidente – ha spiegato la confederazione sindacale – l’impossibilità di pervenire in tempi brevi alla stipula dei contratti di lavoro del pubblico impiego, anche per il lungo iter autorizzativo che richiedono, mentre si allontana la possibilità di erogare in busta paga le risorse contrattuali nei prossimi mesi. Dopo otto anni di blocco e numerosi annunci si rischia una disfatta che avrebbe gravi ripercussioni sulla credibilità della politica, delle Istituzioni e dell’intero sistema delle relazioni sindacali. Il Governo – ha concluso – provveda a soluzioni che consentano di garantire un immediato ristoro economico e il recupero delle risorse accessorie necessarie per la stipula del contratto di lavoro“.
11 novembre 2017