Gli over 80 in Europa erano 27,3 milioni nel 2016, 7 milioni in più rispetto a dieci anni fa. L’aumento di anziani nell’Ue (dal 4,1% nel 2006 al 5,4% nel 2016) significa che nel 2016, una ogni 20 persone che vivono nell’Ue aveva 80 anni e oltre. L’invecchiamento della popolazione è, almeno in parte, il risultato di una crescente aspettativa di vita: a 80 anni è salita da 8,4 anni del 2005 a 9,2 anni del 2015. Anche se la percentuale di donne nella popolazione di 80 anni e più si è ridotta tra il 2006 e il 2016, rappresentavano ancora circa i due terzi (64%) di persone anziane nell’Ue.
A elaborare il dato è Eurosta in occasione della Giornata Internazionale delle Persone Anziane che si celebra il 1° ottobre.
Rapporto più elevato di persone anziane in Italia e Grecia
La percentuale delle persone anziane è risultata più elevata negli Stati membri del sud, con le percentuali più alte registrate nel 2016 in Italia (6,7%), in Grecia (6,5%), in Spagna (6,0%) e in Portogallo (5,9%). Segue la Germania con il 5,8%. Al contrario, l’Irlanda (3,1%), la Slovacchia (3,2%) e Cipro (3,3%) hanno registrato le proporzioni più basse di persone anziane over 80.
L’aspettativa di vita a 80 anni
A livello comunitario, l’aspettativa di vita media all’età di 80 anni era di 9,2 anni nel 2015. Le persone di 80 anni nel 2015 potevano aspettarsi di vivere 10,5 anni in Francia e circa 10 in Spagna (9,9 anni), Lussemburgo (9,8 anni), Italia e Finlandia (entrambi 9,5 anni).
All’estremità opposta della scala, la durata minima di aspettativa di vita a 80 anni è stata registrata in Bulgaria (6,9 anni), seguita da Croazia e Romania (7,4 anni), Ungheria (7,6 anni) e Slovacchia (7,7 anni).
In ogni Stato membro dell’UE, l’aspettativa di vita all’età di 80 anni è più elevata per le donne che per gli uomini.
30 settembre 2017
Quotidiano sanità