Le Regioni hanno sintetizzato in una road map le prossime scadenze per dare attuazione a quanto previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 7 settembre scorso e dal Dpcm (non ancora registrato dalla Corte dei conti). Prima scadenza prevista il 28 febbraio, termine entro il quale la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Lea dovrebbe formulare la sua prima proposta di revisione dei Lea. È un carnet fitto di impegni quello che attende la Conferenza Stato-Regioni, una volta che la Corte dei Conti farà scattare il semaforo verde dando piena attuazione ai nuovi Lea. Nell’attesa della loro entrata in scena la Segreteria della Conferenza delle Regioni – Settore Salute e Politiche sociali – ha riepilogato, passo dopo passo, le prossime scadenze che porteranno alla piena applicazione dei i nuovi Lea. Le tempistiche oggetto dell’analisi della segreteria delle Regioni sono quelle previste dall’Intesa Stato Regioni del 7 settembre 2016 (in particolare riguardanti quanto sancito dagli artt. 2 e 5 dell’Intesa) e quelle previste dal Dpcm (artt. 12, 19, 21 e 64). Il carnet delle scadenze
Il primo appuntamento che chiama in causa la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Lea e la promozione dell’appropriatezza nel Ssn è per il 28 febbraio 2017, data entro la quale si dovrebbe formulare la prima proposta di revisione che dovrebbe essere adottata entro il 15 marzo. La Commissione, ricorda la segreteria delle regioni e Pa, ha già? iniziato a lavorare e sono stati costituiti tre gruppi di lavoro su Adroterapia; modifica dei 108 Drg potenzialmente inappropriati e delisting delle prestazioni. Sono anche state previste due riunioni plenarie della Commissione il 21 ed il 28 febbraio.
Accordi e Intese. Spetterà poi a un Accordo Stato-Regioni fissare i criteri di verifica dell’appropriatezza prescrittiva dei medici, sulla base delle condizioni di erogabilità e delle indicazioni contenute nel Dpcm sui nuovi Livelli essenziali assistenza. A questo seguiranno Intese, ancora da calendarizzare, per stabilire modalità di erogazione dei dispositivi medici monouso e delle protesi e linee di indirizzo sui percorsi assistenziali integrati nel socio-sanitario. Chiuderanno il cerchio un’Intesa sulle tariffe per la specialistica ambulatoriale e della protesica e accordi per definire criteri uniformi che fissino limiti e modalità di erogazione delle prestazioni demandate a Regioni e province autonome.
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