In seguito al focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità, sostenuta dal sottotipo H5N8, che il ministero dell’Agricoltura ungherese ha notificato all’Oie, con nota odierna del direttore generale Sanità animale, Silvio Borrello, il ministero della Salute invita i servizi veterinari a rafforzare con urgenza la vigilanza permanente, le misure di biosicurezza e le procedure previste dal manuale di emergenza disponendo l’applicazione urgente nel territorio nazionale di misure precauzionali con particolare riferimento agli allevamenti situati in aree umide e zone a rischio. Il focolaio ungherese, notificato il 4 novembre, si è verificato in un allevamento di 10.200 tacchini da carne al chiuso di 16 settimane, situato nel comune di Tótkomlós (Bekes). In data 28 ottobre 2016, 3774 animali presentavano sintomatologia riferibile all’influenza e nei giorni successivi 2374 sono venuti a morte.
Il 1° novembre, è stata confermata la positività anche in un cigno (Cygnus olor) rinvenuto morto nella stessa località dove era presente l’allevamento sede di focolaio. Inoltre in data 7 novembre le Autorità competenti polacche hanno informato la Commissione Europea del ritrovamento di 5 volatili selvatici (4 anatre e 1 gabbiano) rinvenuti morti nei pressi del lago Dabie, nel comune di Goleniow (si veda mappa). Le analisi effettuate su campioni provenienti da questi animali hanno rilevato la presenza di materiale genetico virale identificato poi come virus dell’influenza aviaria sottotipo H5N8 ad alta patogenicità.
“Considerato che, nel mese di dicembre 2014 in Regione Veneto (provincia di Rovigo), si è verificata un’analoga situazione in un allevamento di tacchini da carne allevati al chiuso nel quale era stata confermata la presenza di un virus influenzale HPAI H5N8 per contatto con uccelli selvatici – si legge nella nota – e considerato il rischio di introduzione del predetto virus, per impedire introduzioni di virus influenzali negli allevamenti avicoli a livello nazionale, è indispensabile che vengano messe in atto misure precauzionali con particolare riferimento agli allevamenti situati in aree umide e zone a rischio”.
“Considerato il focolaio ungherese e la probabile ipotesi circa le modalità di diffusione del virus, devono essere rafforzate, da parte dei Servizi Veterinari delle Regioni e dei Servizi Veterinari delle Asl, le misure di vigilanza veterinaria permanente ed in particolare quelle sull’applicazione della biosicurezza previste dalla normativa vigente ed, inoltre, adeguatamente verificate, dai Servizi medesimi, le procedure di intervento da adottare in caso di focolaio di influenza aviaria, come previsto dal manuale di emergenza”.
Deve essere posta attenzione, altresì, da parte delle competenti Autorità, alle attività di monitoraggio sull’avi-fauna selvatica previste dal Piano nazionale per l’influenza aviaria.
La nota invita le associazioni di categoria del settore avicolo a segnalare ai Servizi veterinari, tramite i veterinari aziendali, la presenza in allevamento di sintomatologia riferibile alla malattia (aumento della mortalità, cali di produzione, aumento dell’assunzione di acqua e diminuzione dell’assunzione di alimento, diminuzione dei parametri riproduttivi, etc.).
Tenendo conto della stagione venatoria in itinere, il Ministero chiede di osservare scrupolosamente le norme di biosicurezza di cui all’Ordinanza 26 agosto 2005. Infine la raccomandazione alle Regioni e Province autonome che, negli allevamenti situati nelle aree a rischio (chi non lo avesse fatto è tenuto a comunicare al Ministero l’elenco delle proprie aree a rischio individuate secondo i criteri riportati nell’allegato C all’ordinanza 26 agosto 2005) gli animali dovrebbero stare al chiuso in questo periodo dell’anno considerato l’elevato rischio connesso ai flussi migratori.
Gli Uvac vengono inviati a monitorare costantemente i flussi commerciali di pollame e uova da cova dall’Ungheria, ponendo particolare attenzione alla verifica delle provenienze.
Per ulteriori informazioni e aggiornamento della situazione epidemiologica è possibile accedere anche al sito: www.izsvenezie.it.
Ulteriori misure di protezione contro l’H5N8 HPAI in Ungheria sono riportate nella DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1968 DELLA COMMISSIONE del 9 novembre 2016 relativa ad alcune misure di protezione contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità del sottotipo H5N8 in Ungheria.
Nota del Ministero della Salute prot. n. 0025636 del 09/11/2016 – Virus dell’influenza aviaria H5N8 ad alta patogenicità – Situazione epidemiologica in Europa e misure restrittive
Situazione epidemiologica Hpai in Europa
9 novembre 2016 (Ufficio stampa Sivemp Veneto)