Fumata grigia dal Comitato di settore Regioni Sanità sulle risposte alle osservazioni del Mef in merito agli atti di indirizzo per il rinnovo del contratto 2016-2018 relativo al personale dei diversi livelli e alla dirigenza, medica, veterinaria e sanitaria. La definizione del documento è rimandata al prossimo Comitato di settore, che dovrebbe essere giovedì prossimo, ma la data è ancora da confermare. «Dopo il lavoro avviato positivamente nelle scorse settimane – ha dichiarato l’assessore Massimo Garavaglia che ha presieduto ieri il Comitato di settore – oggi abbiamo proseguito il confronto sull’atto di indirizzo per il personale del comparto sanitario e per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. In particolare ci siamo confrontati sulle osservazioni formulate dal Ministero dell’Economia e abbiamo condiviso le risposte da fornire. Torneremo però ad incontrarci la prossima settimana per concludere il lavoro».
«Faremo altri approfondimenti tecnici – ha concluso Garavaglia – e spero già che in occasione del prossimo incontro potremo inviare al dicastero le risposte puntuali e definitive».
Obiettivo delle Regioni è quello di chiudere la partita al massimo entro fine mese. E per evitare confronti estenuanti con il ministero dell’Economia, a colpi di lettere e contro-lettere l’idea è quella di avviare nei prossimi giorni un confronto informale con i tecnici del Mef per concordare una versione accettabile del documento, in modo da procedere speditamente all’approvazione del testo da parte del Comitato di settore di giovedì prossimo.
Il Mef nelle valutazioni della Ragioneria generale dello?Stato inviate alle regioni aveva rilevato specifici aspetti del rapporto di lavoro in contrasto con vigenti disposizioni normative e «suscettibili di determinare maggiori oneri, allo stato non quantificabili attesa la generica formulazione delle stesse, che difficilmente possono trovare copertura nelle risorse disponibili».
Tra i capitoli in bilico: l’utilizzo per il personale delle economie aggiuntive conseguite con i risparmi sui costi per le risorse umane a seguito di processi di ristrutturazione e razionalizzazione; la previsione di una specifica area delle professioni socio-sanitarie; le competenze del «professionista specialista» e del «professionista esperto»; il finanziamento delle indennità con risorse extra fondi contrattuali; l’inclusione del personale della ricerca degli Irccs e degli Izs; l’indennità di esclusività per i dirigenti medici, veterinari e sanitari; le strategie per la valorizzazione degli operatori senior; l’equiparazione economica dei nuovi percorsi professionali di carriera a quelli gestionali.
Il Sole 24 Ore sanità – 8 settembre 2016