Si terrà giovedi 29 settembre all’Hotel Montresor Tower di Bussolengo (Verona) la giornata di formazione internazionale “One health, one medicine, one word: obiettivi raggiunti e traguardi possibili sulla strada della multidisciplinarietà ambientale, alimentare e sanitaria”. L’evento, che è organizzato dall’Ulss 22, insieme a Simevep e Siti, è diviso in due sessioni. In mattinata un convengo dal respiro internazionale “Ti ricordi di Chernobyl?” nel 30° anniversario del disastro nucleare in Unione sovietica (si tratta dell’unico evento scientifico nella nostra Regione con questo tema). Il pomeriggio sarà invece dedicato a un altrettanto interessante confronto fra le due principali società scientifiche di medicina pubblica preventiva (Simevep e Siti) per discutere di quali strumenti organizzativi ed operativi sono da seguire per la medicina preventiva del terzo millennio, con particolare riferimento al Veneto. Saranno presenti, tra gli altri, il segretario nazionale Sivemp Aldo Grasselli, il presidente Siti triveneta Antonio Ferro e il presidente nazionale Simevep Antonio Sorice.
Parlare oggi di salute globale, “one health”, non rappresenta certo una novità: un percorso decennale ci separa dal conio di questa allocuzione, proposta per esaltare il concetto di multi/interdisciplinarità e accolto con molto entusiasmo dalla comunità scientifica medica e veterinaria, che già nei primi anni dello scorso decennio iniziava ad invocare a gran voce la necessità di una maggior collaborazione multi professionale fra medici, veterinari, biologi e scienziati dell’ambiente. I cambiamenti climatici, ma anche l’aumentata mobilità di uomini, animali ed alimenti, l’incremento preoccupante degli inquinanti ambientali, ma anche la scoperta di nuovi virus a rilevante potenziale zoonosico, costituiscono un pool di elementi che impone una lettura non più settoriale e distinta dei fenomeni morbosi che affliggono l’umanità nel terzo millennio. Queste complesse interazioni che influenzano la salute umana richiedono di essere affrontate applicando un approccio di “gestione del rischio per la salute integrata” , che riconosce le interconnessioni sistemiche della salute umana, animale e la salute ambientale. Di questa lettura si deve fare interprete principale la moderna medicina preventiva, che trova nel dipartimento di prevenzione un possibile modello organizzativo, ma non l’unico: appare utile quindi interrogarsi a tal riguardo ed analizzare i punti di forza e debolezza che ogni proposta organizzativa porta in sé.
L’idea della prima sessione mattutina nasce dall’incontro fra il ricordo del 30° anniversario del disastro di Chernobyl e l’esperienza fatta lo scorso maggio dal Gruppo di Lavoro Simevep in cooperazione decentrata, guidato da Massimo Platini, che ha visitato l’Università Veterinaria di Vitebsk e quella di Gomel (molto vicin al confine ucraino e dunque al focolaio del disastro) oltre che alcune scuole e villaggi a circa 90 km da Chernobyl. Il gruppo all’università di Gomel ha avuto modo di incontrare il professor Viktor S. Averin, diplomato all’Accademia Veterinaria in nome dell’ordine della Bandiera Rossa del Lavoro di Mosca, specializzato in Biochimica e dal 2007 direttore del’Istituto di Radiologia di quella Università: durante la sua ricca pratica scientifica ha pubblicato più di 150 lavori scientifici sul problema della riabilitazione e recupero dei territori colpiti da radiazioni. Averib, tra i relatori del convegno, è esperto mondiale di primo piano nei percorsi di distribuzione dei radionuclidi e di riabilitazione dei territori contaminati radiologicamente. E’ stato fra i primi scienziati ad entrare nell azona proibita del disastro di Chernobyl e tutt’oggi collabora con gli scienziati giapponesi a decifrare le conseguenze del disastro di Fukushima. Da questo incontro è nata l’idea di organizzare all’Ulss 22 di Bussolengo un convengo dal respiro internazionale.
All’intera giornata, cui sono invitati medici, veterinari, tecnici della prevenzione ed assistenti sanitarie dei Dipartimenti di Prevenzione sono stati attribuiti 7 crediti formativi. La partecipazione alla giornata di formazione, comprensiva di cartellina congressuale, coffee break e lunch, è gratuita. Sono invitati medici, veterinari e tecnici della prevenzione dei Dipartimenti di Prevenzione, Ministero della Salute e liberi professionisti. Le iscrizioni (entro il 26 settembre) per i professionisti esterni all’Ulss 22, vanno effettuate on-line sul portale
http://formazione.ulss22.ven.it
Per chiarimenti e informazioni rivolgersi alla segreteria scientifica del convegno: dottor Stefano Adami, direttore Uoc Sanità animale Ulss 22, sadami@ulss22.ven.it, mobile 3474152565.
28 agosto 2016