E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 26 aprile il decreto del ministero della Salute del 2 febbraio che approva il Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell’anemia infettiva degli equidi. Il decreto riguarda tutte le categorie degli equidi. Si tratta di un piano obbligatorio per la sorveglianza sanitaria uniforme per tutte le tipologie di aziende detentrici di equidi. Il Piano in Gazzetta sostituisce integralmente il decreto del Ministro della sanità del 4 dicembre 1976, al fine di armonizzare e rendere più efficaci le misure sanitarie per la lotta alla malattia. Il Centro di referenza nazionale per l’anemia infettiva equina presso l’Izs di Lazio e Toscana, ritiene che l’abrogazione del decreto ministeriale del 1976 e le nuove misure «consentiranno di modulare in maniera flessibile i criteri di sorveglianza sulla base dell’analisi del rischio e, allo stesso tempo, di eliminare i controlli sierologici annuali limitati alle tipologie di allevamento “equidi sportivi” che comportano un inutile onere in termini di impiego di risorse e costi».
I prelievi per la diagnosi dell’anemia infettiva sono effettuati a cura dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali territorialmente competenti. Le prove di screening sono effettuate presso i laboratori degli Istituti zooprofilattici sperimentali.
In caso di riscontro di positività, il campione è inviato per la conferma diagnostica al Centro di referenza nazionale per l’anemiainfettiva equina degli equini. I proprietari o i detentori degli equidi provvedono affinchè l’esito nonchè la data delle singole prove diagnostiche siano riportati dal servizio veterinario competente per territorio sul documento d’identificazione dell’equide.
I servizi veterinari delle aziende sanitarie locali provvedono, direttamente o per il tramite delle regioni e delle province autonome, a inviare al Ministero della salute, entro 24 ore dalla conferma di positività effettuata dal Centro di referenza, le informazioni previste dalla direttiva 82/894/CE, tramite registrazione nel Sistema informativo malattie animali nazionale. Gli Istituti zooprofilattici sperimentali che eseguono le prove trasmettono al Centro di referenza i dati e ogni informazione sugli esiti degli esami di laboratorio, secondo le modalita’ indicate dal Centro di referenza.
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27 aprile 2016