Il Ministero della Salute ha diramato ai Servizi veterinari regionali e alle associazioni di categoria misure sanitarie di immediata applicazione a seguito del caso di Bse confermato in Francia, in una bovina nata l’8 aprile 2011, nel comune di Givron del Dipartimento delle Ardenne che ora è ufficialmente considerato focolaio di Bse classica. La nota ministeriale del 1 aprile 2016, a firma congiunta della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari e della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, è relativa al declassamento” della Francia da “paese a rischio trascurabile per Bse” a “paese a rischio controllato per Bse”. Alla luce di quanto accaduto dovrà essere applicato l’obbligo di rimozione di taluni materiali specifici a richio (Msr) da bovini macellati di provenienza francese. La nota indica come devono comportarsi i servizi veterinari delle Asl per l’eliminazione del materiale specifico a rischio.
E cioè:
– il cranio ad esclusione della mandibola e compresi il cervello e gli occhi, il midollo spinale degli animali di età superiore ai 12 mesi;
– la colonna vertebrale, escluse le vertebre caudali, le apofisi spinose e i processi traversi delle vertebre cervicali, toraciche e lombari e la cresta sacrale mediana e le ali del sacro, ma inclusi i gangli della radice dorsale dei bovini di età superiore a 30 mesi;
– le tonsille, gli ultimi quattro metri di intestino tenue, il cieco e il mesentere dei bovini di qualunque età.
Inoltre, per le condizioni non ancora conclusive riguardo la possibile origine dell’infezione, viene comminato il rintraccio e i trattamenti degli organi e tessuti e dei prodotti che li contengono dei bovini provenienti dall’azienda francese focolaio di Bse.
Il cambiamento di status di rischio di Bse francese non ha alcuna ricaduta sul sistema di sorveglianza applicabile per i bovini nati in Francia ed introdotti nel nostro territorio.
La nota del Ministero della Salute
Bse, mappa status assegnato da Oie ai paesi membri (aggiornata al 1 aprile 2016)
(a cura Ufficio stampa Sivemp Veneto) – 4 aprile 2016