È operativo il nuovo Acn della specialistica ambulatoriale per la parte normativa. Il via libera definitivo è stato dato dalla Conferenza Stato Regioni che ha approvato lo schema d’intesa sottoscritto dai sindacati e la Sisac lo scorso 30 luglio. Dopo il via libera delle Regioni e quello della Corte dei conti arriva dunque l’ok definitivo alla nuova convenzione per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi). Nell’accordo si integra e definisce il ruolo dello specialista ambulatoriale, del veterinario e del professionista convenzionato nel Ssn all’interno delle forme organizzative (AFT e UCCP) previste dalla Legge Balduzzi e dal Patto per la Salute 2014-2016. Tra le novità principali del nuovo Acn che sarà operativo da subito la conferma del tempo indeterminato dopo 6 mesi di prova, con priorità nell’assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati”. Il testo
Adottato anche un codice di comportamento condiviso con le organizzazioni sindacali che è molto simile (seppur con adattamenti alla medicina convenzionata) al modello usato per la dirigenza medico-sanitaria.
Altra novità riguarda la rappresentatività (chi ha il 5% dei sindacalizzati firma il contratto nazionale e siede ai tavoli regionali e aziendali. Per raggiungere il 5%, la delega sindacale dovrà fare riferimento a un sindacato strutturato anche localmente e non a federazioni) e l’assegnazione dei privilegi sindacali che sarà monitorata dalla Sisac. Inoltre, nell’Acn è previsto che entro 6 mesi (dal 18 dicembre ndr) dovranno essere definiti gli Accordi regionali su AFT e UCCP
Tra le novità più importanti la conferma del tempo indeterminato dopo 6 mesi di prova, con priorità nell’assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati. Ora si attende l’apertura dellaa trattativa per il rinnovo della parte economica.
Per i dettagli tecnici rimandiamo alla analisi tecnica successiva alla sottoscrizione dell’accordo sul sito Sivemp.
Quotidiano sanità – 17 dicembre 2015