di Roberto Turno. Un decreto legge omnibus che includa i tagli 2015 da 2,5 mld, le leve per farvi fronte. Ma anche la riforma di Aifa (con centinaia di assunzioni), Agenas e Iss. E una nuova governance complessiva del Ssn nell’ottica della sostenibilità. Forse (forse) anche lo stop ai tagli nel 2016. Lo chiedono le Regioni, in quello che sembra essere un gioco di sponda già concordato col Governo, dopo un vertice segreto ieri a palazzo Chigi. Eccola la sorpresa. La ha formalizzata questo pomeriggio Sergio Chiamparino, ambasciatore dei governatori, nel divulgare i contenuti di una lettera appena inviata a Renzi e Lorenzin. Il seguito, a quanto ci è dato sapere, di un incontro riservatissimo avvenuto mercoledì pomeriggio a palazzo Gigi, con chi conta nel Governo: Renzi, Padoan, Del Rio. E Lorenzin, naturalmente. Ma anche Chiamparino.
I tagli, come fare. La sorpresa è un decreto legge post pasquale, con ogni probabilità, che formalizzerebbe parecchi aspetti. Il primo: l’entità del taglio con modifiche alla legge di stabilità. Secondo: le leve per farvi fronte: 1,2 mld di spending con tutti i beni e servizi nel mirino, almeno 50 mln dalla riduzione delle unità operative col nuovo regolamento sugli standard ospedalieri in primissimo piano. Col taglio 2015 la farmaceutica perderebbe almeno 300 mln per la riduzione del Fondo, una cifra vicina l’ospedalità privata. Tutto per decreto legge.
Aifa, Agenas, Iss e un nuovo Ssn. Nel decreto però si accompagnerà anche la riforma più volte suggerita dal ministro – e condivisa chissà quanto sui contenuti dai governatori – di Aifa (con un carico di assunzioni), Iss e Agenas, destinate presto ad andare a convivere fisicamente (ma non ruoli distinti) sotto uno stesso tetto nell’area oggi occupata dall’Iss. Fatta la riforma, per i tre enti scatterebbe il ricambio dei vertici.
Ma Chiamparino ha spiegato che c’è altro al fuoco: rivedere alcune procedure critiche nella farmaceutica, dai tetti ai criteri di riparto del pay back. «Serve una manutenzione complessiva del sistema», precisa Chiamparino, perché dopo i tagli la sostenibilità diventa sempre più un faticoso traguardo da conquistare. E serve con «urgenza». La speranza è che ci sia posto anche per la cancellazione del taglio nel 2016. Padoan avrebbe annuito. Si vedrà. Ora tutti all’opera, pancia a terra.
di seguito il comunicato di Chiamparino:
Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, pone all’attenzione del Governo “alcune problematiche nel settore Sanità che necessitano di una revisione ormai urgente in considerazione dei nuovi scenari di sostenibilità del sistema delineatisi dopo il Patto della Salute sancito nel luglio 2014 ed a seguito delle disposizioni della legge di Stabilità 2015 che hanno previsto un contributo impegnativo del Servizio Sanitario Nazionale”.
Si tratta di temi che in alcuni casi “necessitano di una riforma” o di “modifiche normative”, in altri “si sostanziano in una revisione di procedure già normate, ma che hanno evidenziato criticità nella loro attuazione”.
La proposta di Chiamparino è che “nell’ambito della cornice delineata dal Patto della Salute del luglio 2014, va ripensato l’intero sistema di governance della sanità. In tale direzione è ormai urgente la Riforma delle Agenzie Nazionali quali Aifa ed Agenas, nonché dell’Istituto Superiore di Sanità. Occorrono strumenti forti per assicurare la sostenibilità del SSN, garantire l’equità e l’universalità del sistema, rivedendo l’intero assetto (ruolo, organizzazione, competenze) di questi Enti in coerenza con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure e dei servizi. Dovranno altresì essere rivisti in un’ottica di efficientamento e di razionalizzazione dell’uso delle risorse gli assetti organizzativi dei servizi sanitari regionali, delle attività di amministrazione generale e di supporto, con particolare riferimento al settore dei beni e servizi e del personale. E’ necessario dare un supporto anche normativo per rafforzare il settore della ricerca scientifica per fornire ai cittadini migliori prodotti ed una tecnologia sempre più avanzata. In altri settori, come quello della farmaceutica, alcune procedure – come ad esempio i tetti ed i criteri di riparto del pay back – hanno dimostrato diverse criticità nell’applicazione”.
Si tratta di annotazioni che non sono certo esaustive, ma che portano le Regioni “a chiedere al Governo la definizione di un “provvedimento omnibus” per la sanità che costituisca una sorta di manutenzione del sistema, innovando e aggiornando, la cui urgenza discende dalla necessità di accompagnare la significativa riduzione del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale previsto nella Legge di Stabilità 2015″. E’ un obiettivo necessario e ambizioso e per questo “le Regioni – conclude Chiamparino – assicurano la più ampia disponibilità e l’interesse, più volte manifestati, ad un lavoro sinergico e ad un contributo di proposte fin dalla fase di elaborazione di tale provvedimento”.« Con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, torna a pone all’attenzione del Governo “alcune problematiche nel settore Sanità che necessitano di una revisione ormai urgente in considerazione dei nuovi scenari di sostenibilità del sistema delineatisi dopo il Patto della Salute sancito nel luglio 2014 ed a seguito delle disposizioni della legge di Stabilità 2015 che hanno previsto un contributo impegnativo del Servizio Sanitario Nazionale”.
Si tratta di temi che in alcuni casi “necessitano di una riforma” o di “modifiche normative”, in altri “si sostanziano in una revisione di procedure già normate, ma che hanno evidenziato criticità nella loro attuazione”.
La proposta di Chiamparino è che “nell’ambito della cornice delineata dal Patto della Salute del luglio 2014, va ripensato l’intero sistema di governance della sanità. In tale direzione è ormai urgente la Riforma delle Agenzie Nazionali quali Aifa ed Agenas, nonché dell’Istituto Superiore di Sanità. Occorrono strumenti forti per assicurare la sostenibilità del SSN, garantire l’equità e l’universalità del sistema, rivedendo l’intero assetto (ruolo, organizzazione, competenze) di questi Enti in coerenza con l’obiettivo di migliorare la qualità e la sicurezza delle cure e dei servizi. Dovranno altresì essere rivisti in un’ottica di efficientamento e di razionalizzazione dell’uso delle risorse gli assetti organizzativi dei servizi sanitari regionali, delle attività di amministrazione generale e di supporto, con particolare riferimento al settore dei beni e servizi e del personale. E’ necessario dare un supporto anche normativo per rafforzare il settore della ricerca scientifica per fornire ai cittadini migliori prodotti ed una tecnologia sempre più avanzata. In altri settori, come quello della farmaceutica, alcune procedure – come ad esempio i tetti ed i criteri di riparto del pay back – hanno dimostrato diverse criticità nell’applicazione».
Il Sole 24 Ore sanita – 27 marzo 2015