Nell’anno 2013 non si sono riscontrate carenze di rilievo nel settore del benessere animale negli allevamenti. E’ quanto risulta dalla Relazione annuale sui controlli effettuati in Italia per la protezione degli animali in allevamento, predisposta dal Ministero della Salute e da questo inviata alla Commissione europea, in base ai dati ricevuti dalle Regioni e Province Autonome. La relazione sintetizza l’attività di controllo svolta nell’anno 2013 dalle Aziende sanitarie locali (Asl). In particolare i controlli sono stati effettuati dalle Asl competenti per territorio in base alle indicazioni sulla programmazione minima ed ai criteri di valutazione del rischio forniti con il Piano Nazionale Benessere Animale (PNBA) 2010. Rispetto all’anno precedente, si sottolinea che nell’anno 2013 non è diminuita l’attenzione da parte delle autorità territorialmente competenti in merito alla problematica del benessere animale negli allevamenti.
Infatti il numero di controlli predisposti dalle Regioni e dalle Province Autonome può ritenersi adeguato ed è stato particolarmente elevato in riferimento agli allevamenti di galline ovaiole, per i quali si registra il 44% degli allevamenti controllati. Si evidenziano, inoltre, i dati relativi agli allevamenti di suini e di bovini, sottoposti ad attività di controllo nella misura del 23% dei primi e del 20% dei secondi.
In particolare:
L’allevamento di galline ovaiole è stato sottoposto ad un elevato numero di controlli. Infatti nell’anno 2013 l’attività di controllo ha interessato il 44 % circa degli allevamenti presenti sul territorio nazionale e sono stati ispezionati 697 allevamenti su un totale di 1.574.
Nell’allevamento dei vitelli l’attività di controllo per l’anno 2013 ha interessato il 5 % circa degli allevamenti presenti sul territorio nazionale, sono stati ispezionati 2.083 allevamenti su un totale di 40.726. Le infrazioni riscontrate sono state 262, cui hanno fatto seguito 190 provvedimenti di tipo A, 58 di tipo B e 16 di tipo C. La tipologia delle irregolarità evidenziate riguardano per lo più la gli edifici, la libertà di movimento e gli spazi disponibili.
Per quanto riguarda i suini sono stati oggetto di controllo circa il 23 % degli allevamenti; in particolare nell’anno 2013 sono stati controllati 1.996 allevamenti su un totale di 8.534. Le infrazioni riscontrate sono state n° 776, cui hanno fatto seguito 455 provvedimenti di tipo A, 258 di tipo B e 62 di tipo C. Le tipologie di irregolarità evidenziate riguardano per lo più lo spazio disponibile, gli edifici e i locali di stabulazione, la pavimentazione, l’assenza di materiale manipolabile e la tenuta dei registri.
Per quanto riguarda le altre specie:
Bovini – Sono state ispezionate 6.168 aziende su un totale di 30.901, con una media del 20%. Le infrazioni riscontrate sono state 1.232, cui hanno fatto seguito 694 provvedimenti di tipo A, 520 di tipo B e 31 di tipo C. Le irregolarità più rilevanti sono relative agli edifici e locali di stabulazione, alla tenuta dei registri e al personale.
Ovini e caprini – Sono state ispezionate 1.058 aziende su un totale di 5.602, con una media del 19%. Le infrazioni riscontrate sono state 100, cui hanno fatto seguito 84 provvedimenti di tipo A, 13 di tipo B e 3 di tipo C. Le principali irregolarità sono relative agli edifici e locali di stabulazione e alla tenuta dei registri.
Ovini – Sono state ispezionate 1.733 aziende su un totale di 25.071, con una media del 7 %. Le infrazioni riscontrate sono state 255, cui hanno fatto seguito 153 provvedimenti di tipo A, 92 di tipo B e 10 di tipo C. Le principali irregolarità sono relative alla tenuta dei registri e agli edifici e locali di stabulazione.
Caprini – Sono state ispezionate 696 aziende su un totale di 6.397, con una media del 11 %. Le infrazioni riscontrate sono state 105, cui hanno fatto seguito 56 provvedimenti di tipo A, 41 di tipo B e 8 di tipo C. Le principali irregolarità sono relative al personale, alla tenuta dei registri, agli edifici e ai locali di stabulazione.
Polli da carne – Sono state ispezionate 702 aziende su un totale di 2.643, con una media del 27 %. Le infrazioni riscontrate sono state 131, cui hanno fatto seguito 72 provvedimenti di tipo A e 59 di tipo B. La principale irregolarità è relativa al personale.
Bufali – Sono state ispezionate 361 aziende su un totale di 2.042 con una media del 18 %; le infrazioni riscontrate sono state 34 cui hanno fatto seguito 30 provvedimenti di tipo A, 10 di tipo B e 1 di tipo C. non sono state riscontrate irregolarità rilevanti.
Equini – Sono state ispezionate 745 aziende su un totale di 4.005, con una media del 19 %. Le infrazioni riscontrate sono state 113, cui hanno fatto seguito 79 provvedimenti di tipo A, 35 di tipo B e 11 di tipo C. Non sono state riscontrate irregolarità rilevanti.
Conigli – Sono state ispezionate 208 aziende su un totale di 2.038, con una media del 10%. Le infrazioni riscontrate sono state 35, cui hanno fatto seguito 19 provvedimenti di tipo A e 16 di tipo B. Non sono state riscontrate irregolarità rilevanti.
Tacchini – Sono state ispezionate 209 aziende su un totale di 892, con una media del 23 %. Le infrazioni riscontrate sono state 48, cui hanno fatto seguito 16 provvedimenti di tipo A e 32 di tipo B. La principale irregolarità è relativa al personale.
Ratiti – Sono state ispezionate 2 aziende su un totale di 12, con una media del 16%. Non sono state riscontrate irregolarità.
Animali da pelliccia – Sono state ispezionate 14 aziende su un totale di 20, con una media del 70%. Le infrazioni riscontrate sono 3, cui hanno fatto seguito 3 provvedimenti di tipo A. Non sono state riscontrate irregolarità rilevanti.
Consulta la Relazione attività ispettiva anno 2013
12 marzo 2015