La febbre di Dengue, malattia virale che può presentarsi anche in forma di febbre emorragica, potrebbe essere importata e stabilizzarsi in Italia, sulla costa adriatica nella valle del Po e nel Nord Est, in futuro a causa dei cambiamenti climatici. È lo scenario dipinto in uno studio presso l’Università della East Anglia e pubblicato sulla rivista BMC Public Health. La Dengue è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Si tratta di una malattia acuta che può presentarsi in due forme distinte, la classica benigna (anche se può dare sintomi più o meno acuti ed è soprannominata per questo febbre rompi-ossa) e la dengue emorragica.
Quest’ultima è molto più grave e può portare a ricovero e a possibili complicazioni a carico del fegato e del sistema nervoso centrale. Nei casi estremi si può arrivare allo stato di shock. La malattia è endemica in gran parte del Sud-Est Asiatico, in Africa, in America Centrale e Meridionale, in Oceania. Gli scienziati hanno utilizzato dati climatici del Brasile, nazione dove Dengue è endemico, su densità delle precipitazioni, umidità e temperature ed hanno tenuto conto di previsioni sui cambiamenti climatici dei diversi paesi europei nel medio-lungo periodo.
È emerso che vi è un rischio alto di Dengue nel lungo periodo soprattutto in Italia, sulla costa adriatica, nella valle del Po e nel Nord-Est: l’incidenza della malattia potrebbe passare da 2 per 100.000 abitanti a 10 per 100.000.
UNA VITTIMA ACCERTATA A CESENA – Un caso di Dengue è stato accertato a Cesena dai sanitari dell’Ausl della Romagna. Un cittadino cesenate proveniente dall’Oriente, a distanza di due giorni dal suo rientro in Italia, ha avvertito sintomi quali febbre alta, dolori articolari e muscolari e mal di testa. Abituato a viaggiare per motivi di lavoro, non ha sottovalutato la situazione, e ieri si è rivolto al Day hospital malattie infettive dell’ospedale Bufalini dove, con la collaborazione del Dipartimento di Sanità pubblica di Cesena, sono stati eseguiti gli accertamenti necessari.
I sintomi erano compatibili con quelli causati dal virus Dengue, malattia endemica nelle aree in cui aveva soggiornato il paziente. E i test sul sangue effettuati hanno confermato, in serata, la malattia. Per precauzione gli operatori del Dipartimento di sanità pubblica, insieme agli operatori del Servizio tutela dell’ambiente e sicurezza del Comune di Cesena, hanno ispezionato con cura il giardino della abitazione del paziente, senza riscontrare però presenza di zanzara tigre e neppure di focolai attivi per lo sviluppo delle sue larve.
Il Gazzettino – 21 Agosto 2014