Con una nota del 3 gennaio la Direzione generale Sanità animale del ministero della Salute comunica la conferma di due focolai di influenza aviaria a bassa patogenicità (Lpai) sottotipo H5, nelle Regioni Lombardia e Veneto. Da quanto emerso dalle preliminari indagini filogenetiche, eseguite sui ceppi isolati, sembrerebbe esistere una forte correlazione con quelli isolati precedentemente in sud Italia in considerazione dei flussi commerciali della filiera rurale. Focolaio in Regione Veneto. In data 24 dicembre 2013 il Centro di referenza nazionale per l’Influenza Aviaria ha comunicato il rilevamento di positività in Pcr per virus influenzale a bassa patogenicità sottotipo H5N2 in un allevamento avicolo nel Comune di Riese Pio X, in provincia di Treviso, costituito da 2000 anatre e 2000 polli da carne.
La positività virologica è stata riscontrata su tre capi dell’effettivo sottoposti a controllo sulla base del Piano nazionale di sorveglianza per l’influenza aviaria.
L’azienda è stata posta sotto vincolo sanitario e gli animali sono stati abbattuti e distrutti secondo quanto previsto dal decreto legislativo 25 gennaio 2010, n.9 recante attuazione della Direttiva 2005/94/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l’influenza aviaria.
Focolaio in Regione Lombardia. In data 27 dicembre 2013 il Centro di referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria ha confermato la positività a virus influenzale LPAI H5 in un allevamento rurale sito nel comune di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova. Si tratta di un allevamento di tipo agriturismo e la positività è stata riscontrata a seguito delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale di sorveglianza per l’influenza aviaria. Gli animali (35 galline e 4 capponi) non hanno manifestato sintomatologia clinica. L’azienda è stata posta sotto vincolo sanitario e gli animali sono stati abbattuti e distrutti. Le operazioni di abbattimento e distruzione sono state condotte e terminate nella medesima giornata del 27 dicembre.
Come si diceva, da quanto emerso dalle preliminari indagini filogenetiche eseguite sui ceppi isolati, sembrerebbe esistere una forte correlazione con quelli isolati precedentemente in sud Italia in considerazione dei flussi commerciali della filiera rurale.
A cura Sivemp Veneto – 3 gennaio 2014