Dal 31 ottobre i ricorsi contro ricongiunzioni e riscatti contributivi, da parte dei dipendenti si possono presentare anche in via telematica oltre che su carta. Dal 1° gennaio 2014 l’online sarà l’unica via utilizzabile. Lo spiega l’Inps nella circolare n. 151/2013. La novità rientra nel processo di telematizzazione dei servizi avviato dal 2010. In particolare, l’Inps stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2014, l’istanza relativa ai ricorsi amministrativi in materia previdenziale ai comitati di vigilanza della gestione dipendenti pubblici (ricorsi avverso gli atti assunti in materia di iscrizione, riconginnzione e riscatto, determinazione della retribuzione annua pensionabile e di contributi nonché di prestazioni previdenziali) dovrà avvenire attraverso una delle seguenti modalità con accesso telematico.
In via diretta dai cittadini (iscritti o pensionati della gestione dipendenti pubblici), dotati di pin; tramite gli avvocati, gli enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’Inps, per gli ambiti di propria competenza, attraverso i servizi telematici a loro disposizione.
Al fine di consentire ai soggetti potenzialmente interessati d’informarsi dell’innovazione e dare loro il tempo di familiarizzare con le nuove modalità di presentazione telematica, l’Inps garantisce un periodo transitorio durante il quale, a partire dal 31 ottobre e fino al 31 dicembre 2013, sarà possibile presentare i ricorsi amministrativi sia telematicamente che, secondo le consuete modalità, in formato cartaceo. A far data dal 1° gennaio 2014, l’impiego del canale telematico diventerà esclusivo. Infine l’Inps ricorda che per eventuali informazioni è disponibile il contact center che risponde al numero 803164, con servizio attivo dalle ore 8 alle ore 20 dal lunedì al venerdì e, il sabato dalle ore 8 alle 14. Il servizio è gratuito da rete fissa e non è abilitato alle chiamate da telefoni cellulari, per le quali è disponibile il numero 06164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico del chiamante.
Italia Oggi – 2 novembre 2013