Rispunta il Ddl “omnibus” di Beatrice Lorenzin, rimasto in stand by dopo l’approvazione a Palazzo Chigi di fine luglio, con il testo finale d’uscita dal Consiglio dei ministri su cui le Regioni dovranno ora esprimere il loro parere e che dovrà essere assegnato alle commissioni di merito per l’avvio dell’iter parlamentare. Il Ddl contiene norme in materia di sicurezza alimentare e veterinaria con un sistema di registrazione dei prodotti che li renda ancor più competitivi sui mercati internazionali. E’ prevista una delega al governo per la messa a norma di alcune ordinanze emanate negli ultimi anni. Si dà cornice normativa alla tutela dei cani, al randagismo e alla tutela delle vittime. Niente più esclusione esplicita degli Ordini professionali dai tagli alla sanità: le risorse di cui dispongono provengono solo dagli iscritti e su queste (in teoria) nulla può la spending review.
Nel testo finale c’è anche la conferma dell’eliminazione del divieto di fumo in auto in presenza di minori o donne in gravidanza, come chiesto da alcuni ministri al momento della prima approvazione del provvedimento a Palazzo Chigi. Posizione su cui non è d’accordo la ministra della Salute Beatrice Lorenzin che a metà agosto ha inviato una lettera ai parlamentari chiedendo di reinserire il divieto: «Intossicare un bambino nell’angusto abitacolo della tua auto non è prova di liberalismo né un’affermazione di libertà», spiega Lorenzin.
E sempre sul fumo sparisce dal testo la previsione del divieto nei cortili delle scuole, inserita però nel decreto legge Istruzione su cui la commissione Cultura della Camera ha concluso l’esame e che è calendarizzato in aula a Montecitorio già la prossima settimana.
Salta anche un’altra norma su cui al momento della presentazione c’erano stati dubbi in Cdm: quella sull’impignorabilità dei fondi destinati alla ricerca sanitaria.
E’ stato cancellato dal Ddl anche l’articolo sull’omgeneizzazione de bilanci degli Istituti zooprofilattici sperimentali da fare, vista la loro specificità, con un decreto Salute-Economia d’intesa con la Stato-Regioni.
Infine, la previsione che i beni confiscati in caso di abusivismo della prefssione sanitaria siano destinati a strutture pubbliche o private che offrono cura e assistenza a persone in difficoltà economica e sociale, cambia look e la nuova formulazione prevede che i beni immobili (prima anche mobili) degli “abusivi” siano trasferiti al patrimonio del Comune per essere destinati a finalità sociali e assistenziali.
Ecco in sintesi i contenuti aggiornati del Ddl:
Sicurezza alimentare e veterinaria
Il testo prevede un’altra delega, stavolta per il riassetto delle norme in materia di sicurezza degli alimenti e dei mangimi. Il presupposto è che il ministero della Salute sia il punto di contatto con gli organi europei, fatte salve le competenze del ministero delle Politiche agricole. I decreti delegati dovranno effettuare una ricognizione delle disposizioni esistenti, riordinarle e rivedere l’apparato sanzionatorio per armonizzarlo con i principi comunitari.
Tra le ulteriori novità, la nascita di un Sistema informativo nazionale veterinario per la sicurezza alimentare, la creazione di un'”anagrafe” degli stabilimenti degli operatori del settore alimentare che intendono esportare verso i Paesi terzi e il potenziamento dei controlli, anche sulle navi officina e sulle navi frigo. Il disegno di legge promuove inoltre l’uso del sale iodato per favorire la prevenzione del gozzo.
Cani: corsi per proprietari e alt ai bocconi avvelenati
Nel Ddl si delega il Governo ad adottare una disciplina organica in materia di tutela dell’incolumità delle persone relativamente all’aggressione dei cani e il divieto di utilizzo e detenzione di esche e bocconi avvelenati.
In particolare, l’Esecutivo dovrà definire i criteri per avere un cane e i comportamenti cui i “padroni” devono attenersi per essere rispettosi verso gli altri, con tanto di percorsi formativi ad hoc avviati dai Comuni. Sprint, infine, ai controlli per evitare l’uso improprio di sostanze tossiche e nocive, a specifici obblighi per i responsabili degli animali che muoiono per aver ingerito veleno e alle sanzioni per le strutture che maltrattano cani&Co. Più tutele anche per i cavalli: ogni manifestazione in cui vengono utilizzati, a eccezione di sfilate e cortei e di quelle negli impianti e nei percorsi autorizzati dalla Federazione sport equestri, deve garantire i requisiti di sicurezza, salute e benessere, pure per i fantini, verificati dalla commissione comunale o provinciale competente, integrata con un veterinario della Asl.
Riforma degli Ordini
Arriva la riforma degli Ordini professionali sotto forma di riscrittura di parte (capi I, II e III) del Dlgs del Capo provvisorio dello Stato 233/1946. Il Ddl conferma ovviamente gli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dei veterinari e dei farmacisti. Pone poi sotto il controllo del ministero della Salute – introducendoli nel relativo articolo – gli Ordini di biologi e psicologi. E prevede la costituzione degli Ordini degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (in questo Ordine rientreranno anche gli assistenti sanitari, oggi con un albo a sé). I tre Ordini delle professioni, insomma, presenti già in tutti i Ddl all’esame del Senato. Tra le novità c’è la definizione degli Ordini come organi sussidiari dello Stato, dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare. E che non costano nulla alla finanza pubblica perché si finanziano con le quote versate dai loro iscritti. Tutti sono sottoposti alla vigilanza del ministero della Salute.
All’interno degli Ordini è prevista la creazione di albi per le singole professioni e gli Ordini saranno rappresentati a livello nazionale dalle relative Federazioni, sia regionali che nazionali, queste ultime con sede a Roma e compiti di indirizzo e coordinamento e supporto amministrativo degli Ordini e delle Federazioni regionali. Le Federazioni nazionali provvederanno anche all’aggiornamento dei codici deontologici, in particolare per quanto riguarda le attività di équipe multi professionali.
Lotta all’abusivismo e alle strutture “lager”
Il testo introduce varie modifiche al Codice penale per inasprire le pene a carico di chi esercita abusivamente la professione sanitaria. In particolare si prevede l’aumento della pena ex articolo 348 Cp con la previsione della confisca dei beni immobili e il loro trasferimento al patrimonio del Comune per essere destinati a finalità sociali e assistenziali. Anche per i reati contro la persona commessi in danno degli ospiti di strutture sanitarie o sociosanitari residenziali o semiresidenziali è prevista l’aggravante.
Sperimentazioni cliniche
La bozza di Ddl delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per il riassetto delle norme vigenti in materia di sperimentazioni cliniche dei farmaci per uso umano. I decreti delegati dovranno tra l’altro individuare una serie di elementi: i requisiti dei centri autorizzati ai trial interventistici dalla fase 0 alla fase IV; le modalità per attivare e ottimizzare i centri dedicati agli studi di fase I, sia sui pazienti sia sui volontari sani (qui il Ddl raccomanda l’attenzione al genere, prescrivendo che pazienti e volontari siano «equamente ripartiti tra i due generi, ove applicabile»); la semplificazione degli adempimenti per la presentazione della domanda per il parere del comitato etico e la conduzione degli studi; la rideterminazione delle sanzioni per chi viola la legge.
Stop al dolore nel parto
Si aggiornano – come già previsto in vecchie proposte mai adottate – i livelli essenziali di assistenza inserendo tra le prestazioni gratuite a carico del Ssn il controllo del dolore nel travaglio-parto con «tecniche di anestesia locoregionale».
Fumo e sigarette elettroniche
Nel provvedimento sono poi previste disposizioni che confermano il divieto di utilizzo di sigarette elettroniche per i minorenni (con sanzioni da 1.500 a 9mila euro per chi le vende agli under 18) e il divieto in tutti i locali chiusi delle scuole. E sempre su questa linea ci sono nuove norme sulle etichette delle confezioni di sigarette elettroniche con presenza di nicotina, sulle cartucce e sulle ricariche che dovranno riportare chiaramente la composizione dei liquidi e la concentrazione di nicotina nonché specifiche avvertenze sui rischi per la salute. Sarà compito di un decreto apposito, adottato di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, fissare modalità e criteri per regolamentare la pubblicità delle e-cig.
Testo unico per gli enti vigilati dalla Salute
Il Governo dovrà emanare un testo unico della normativa vigentre sugli enti vigilati dal ministero della Salute (Istituto superiore di sanità, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Istituti zooprofilattici sperimentali e Lega italiana per la lotta contro i tumori). Obiettivo: sistemare la disciplina, oggetto di vari interventi legislativi.
Specializzandi
Affidato a un accordo Stato-Regioni il compito di definire le modalità per l’inserimento degli specializzandi del biennio conclusivo nelle aziende Ssn con graduale assunzione di responsabilità assistenziali fino alla completa autonomia nell’ultimo anno di corso.
Farmacisti e farmacie
Modificato l’articolo 102 del Testo unico delle leggi sanitarie (RD n. 1265 del 1934) spianando la strada alle possibili declinazioni della farmacia dei servizi: previsto l’esercizio cumulato delle professioni o arti sanitarie e la loro compresenza in farmacia: esclusi solo (e come sempre) i prescrittori di medicinali che – in caso di accordi di partecipazione all’utile della farmacia – saranno puniti con una multa da 10mila a 50 mila euro. Affrontato anche il nodo del pensionamento dei titolari di farmacia: chi ha raggiunto il requisito potrà essere temporaneamente sostituito da un farmacista iscritto all’albo.
Dirigenza sanitaria del ministero della Salute
Entra in pista l’equiparazione della dirigenza sanitaria del ministero della Salute con quella del Ssn: avranno ruolo unico, parità di trattamento economico e di percorso di carriera.
La relazione illustrativa al Ddl Lorenzin
La relazione tecnica al Ddl Lorenzin
Leggi anche il precedente sul nostro sito
Il Sole 24 Ore sanità – 29 ottobre 2013