Il virus dell’influenza aviaria H7N9 potrebbe essere molto più aggressivo del previsto e potrebbe rappresentare una minaccia per gli esseri umani. I dati sono riportati in un articolo al quale hanno collaborato 42 ricercatori cinesi e che è stato pubblicato sulla rivista Nature. Yuelong Shu, coordinatore dello studio, ha notato che nei pazienti colpiti sono state verificate vere e proprie tempeste di molecole infiammatorie chiamate chemochine e citochine, scatenate dal virus particolarmente aggressivo. A differenza dei virus influenzali H5N1 e H1N1, il virus H7N9 si lega ai recettori sia aviari che umani. Il virus H7N9 ha colpito finora nella sola Cina 132 persone di cui 39 sono decedute.
Il virus infetta e si replica all’interno delle cellule della trachea umana e dei polmoni, raggiungendo le punte cellulari più remote nell’albero respiratorio. Questo recettore di crescita dal doppio legame può dare al virus H7N9 un’alta probabilità di essere trasmesso dagli uccelli all’uomo.
Tuttavia, la difficoltosa capacità del virus di replicarsi nelle cellule del tessuto che riveste la trachea può rendere improbabile la trasmissione da uomo a uomo. Il fatto che l’attuale vaccino stagionale non offra una protezione contro questo particolare virus potrebbe essere motivo di preoccupazione nell’ipotesi in cui si verificassero casi di trasmissione da uomo a uomo. Il virus H7N9 ha colpito finora nella sola Cina 132 persone di cui 39 sono decedute.
Ansa – 5 luglio 2013