«Questa è la settimana della sanità. Nella giunta della vigilia di Natale, abbiamo confermato il segretario regionale della sanità, Domenico Mantoan, fino al 2015. Seguirà, entro la settimana, la nomina dei direttori generale delle Ulss». Lo evidenzia il Presidente del Veneto, Luca Zaia. Non esibisce il fazzoletto verde ma ha avviato il risanamento finanziario delle Ulss (gravate da un disavanzo superiore al miliardo) ed è l’artefice di un piano di riforma ospedaliera che il ministro Balduzzi ha apprezzato al punto da adottarne le linee essenziali. Così Domenico Mantoan, il top manager della sanità veneta che coordina il tavolo tecnico della salute alla Conferenza Stato-Regioni, ha conquistato la conferma sul campo: nella seduta della Vigilia, Luca Zaia ha proposto il rinnovo triennale del suo mandato ottenendo un sì unanime della giunta.
Il consenso non era affatto scontato, sia per gli screzi ripetuti tra Mantoan e l’assessore di riferimento Luca Coletto (legati soprattutto ad aspetti caratteriali) che per ragioni prettamente politiche.
La Lega di Flavio Tosi ambiva a collocare un uomo di stretta fiducia in questa poltrona cruciale ma ha dovuto prendere atto della ferma volontà del governatore, spalleggiato nell’occasione dall’alleato pidiellino.
Un bel regalo per lui, il cui mandato di segretario regionale della Sanità sarebbe scaduto il 25 febbraio prossimo: la vigilia di Natale la giunta Zaia ha riconfermato Domenico Mantoan per altri due anni e mezzo. L’esecutivo di Palazzo Balbi ha approvato all’unanimità una delibera con il provvedimento proposto dal governatore. Restano al loro posto anche Tiziano Baggio, segretario della Programmazione, e Mario Caramel, segretario della giunta. Un giro di «rinomine» nel quale rientra Giampietro Rupolo, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Padova che torna responsabile del Centro regionale trapianti, da lui tenuto a battesimo negli anni della nascita. Prende il posto di Francesco Calabrò, chirurgo del torace molto quotato, per il quale la Regione sta pensando ad altro incarico.
«Ho acquisito i dati: ho tre valige di curricula – aggiunge – Ho ascoltato tutti, mi sono state fatte considerazioni umanamente concepibili, adesso mi ritiro per deliberare. Posso anticipare che la squadra dei direttori sarà cambiata, ringiovanita, faremo in modo che si integri. Avrà sicuramente un altro profilo di professionalità e di umanizzazione. Stiamo parlando non della produzione di bulloni ma della cura dei cittadini»
25-27 dicembre 2012