La legge 283 del 1962, che disciplina gli aspetti igienici della produzione e della vendita di sostanze alimentari e bevande, a distanza di cinquant’anni è ancora attuale? Quanto hanno influito i mutamenti di filosofia introdotti dal legislatore comunitario, che ha portato a focalizzare sulla prevenzione e non più sulla repressione tutto il sistema dei controlli sanitari e di polizia sugli alimenti? Si è aperto con questi interrogativi, e un vasto approfondimento dell’avvocato Carlo Correra, esperto in diritto alimentare, il convegno “La sicurezza alimentare: passato, presente, futuro” che si è svolto venerdì all’aula magna della cittadella socio sanitaria di Rovigo.
La giornata di studi era organizzata da Ulss 18, Simevep, Università degli studi di Padova. L’appuntamento annuale dedicato agli alimenti e alla formazione delle figure istituzionali che attraverso i loro controlli ne garantiscono la salubrità, ha fatto registrare come sempre una grande partecipazione, con oltre 350 tra veterinari, medici, tecnici della prevenzione, avvocati ed esponenti delle forze dell’ordine provenienti da ogni parte d’Italia. Grazie anche all’impeccabile organizzazione di Francesco Monge e Tiziano Rossin dei servizi veterinari dell’Ulss di Rovigo
Aspetti giuridici, quindi, rispetto al ruolo degli organismi di controllo ma anche dal punto di vista delle strategie difensive da parte dell’operatore alimentare. Rilievi epidemiologici, a partire dai patogeni emergenti come il norovirus capace di mettere in ginocchio in poche ore tutti i partecipanti a quella che doveva essere una spensierata crociera. O ancora come si sviluppa la resistenza agli antibiotici e come passa dall’animale all’uomo, attraverso la catena alimentare e l’ambiente. E poi come vanno interpretati gli esami di laboratorio o come si evolvono i controlli a fronte delle nuove abitudini alimentari degli italiani stretti da una crisi che influenza gioco forza i consumi? Ecco allora la caratteristica tutta peculiare di questa tradizionale giornata di studi che si apre sempre più alla multidisciplinarità.
In apertura del lavori il saluto del segretario Sivemp Roberto Poggiani che ha riservato accenti preoccupati alle recenti affermazioni del ministro della Salute, Renato Balduzzi, che ha definito la creazione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare “per ora non necessaria” e alle previsioni del Piano socio sanitario veneto che non riconosce la specificità dei tre distinti servizi veterinari. Il timore è che possa essere messa a rischio la qualità del cibo che ogni giorno finisce sulle tavole degli italiani.
Dopo l’esposizione di Correra sulla necessità di un raccordo della legge 283 alla normativa comunitaria e sull’evoluzione della filosofia con il passaggio epocale che ha visto spostare il baricentro dei controlli “dal prodotto al processo produttivo”, la parola è passata al professor Valerio Giaccone, dell’Università di Padova, che, nella sua brillante relazione, ha affrontato il tema delle mutazioni che portano una certa popolazione microbica a sviluppare resistenza. Resistenza che esisteva ancor prima della nascita degli antibiotici, come ebbe a osservare Fleming.
Seguitissima la lezione di Franco Ruggeri dell’Istituto superiore di sanità, sul norovisus e le ultime scoperte in questo campo. Infezione che si diffonde velocemente e che provoca gastroenteriti violente, 6-8 ore dopo l’ingestione dell’alimento infetto, il norovirus ha avuto vasta eco mediatica per essere stato la causa di infezioni in reparti di ospedali, alberghi, navi e comunità. E per aver causato danni economici rilevanti ad alcuni del più prestigiosi ristoranti del mondo.
Gli approfondimenti sulla tutela giuridica e le modalità da seguire durante le attività di controllo e campionatura, aspetti tecnici di grande importanza nelle contestazioni, sono stati affrontati dall’avvocate Cesare Varallo , dello studio Monari di Torino specializzato in diritto alimentare e dell’ambiente. Nel pomeriggio focus sulle tecnologie di analisi dei risultati di laboratorio, con Renzo Mioni dell’IzsVe, sulla sicurezza alimentare nell’area economica europea, con Luca Farina dell’Efta, sulle parassitosi ittiche di interesse zoonosico, con Giuseppe Arcangeli dell’IszVe , sulla patologia ittica e le sue evoluzioni, con Francesco Quaglio dell’Università di Padova.
Cristina Fortunati – 19 maggio 2012 – riproduzione riservata