È stata pubblicata dall’Fvo la relazione che illustra i risultati dell’audit effettuato in Italia dal 21 novembre al 2 dicembre 2011. L’audit aveva lo scopo di valutare l’attuazione dei piani d’azione predisposti in seguito a precedenti audit e verificare l’applicazione delle prescrizioni dell’Ue in materia di controlli dei prodotti di origine animale (Pdoa) e degli animali vivi all’importazione in transito in alcuni posti d’ispezione frontalieri. Le conclusioni generali dell’audit sono le seguenti: sono stati fatti progressi soddisfacenti e è stato dato seguito a molte, se non a tutte, le raccomandazioni formulate in precedenti audit. È in atto un sistema efficace per garantire che i Pif ricevano tutte le informazioni disponibili per quanto riguarda le partite d’interesse veterinario e che le partite di prodotti di origine animale e gli animali vivi non possano uscire dal porto o dall’aeroporto senza aver superato i previsti controlli veterinari.
L’uso di Traces è migliorato e i controlli veterinari sono effettuati conformemente alle prescrizioni comunitarie. Tuttavia, la verifica non è effettuata in tutti i Pif come descritto nel manuale in uso negli stessi (Linee guida), il che comporta errori ricorrenti in questi due ambiti.
Gli audit realizzati consentono di individuare i problemi ricorrenti. Mancano tuttavia efficaci misure di follow-up e un effettivo controllo del rispetto delle norme per far sì che le carenze riscontrate siano rimosse entro i termini stabiliti. Nonostante le carenze rilevate nel corso di ispezioni interne, restano tuttora insoluti numerosi problemi legati alle strutture dei PIF costruite prima del 2001. Sono disponibili piani d’azione e altre informazioni al riguardo. La relazione contiene alcune raccomandazioni miranti a supplire a tali carenze.
14 maggio 2012 – riproduzione riservata