Sono state pubblicati il rapporto 2011 dell’Fvo (Food Veterinary Office) sull’Italia e la risposta del ministero della Salute. L’audit da parte degli ispettori dell’Fvo, accompagnati da un esperto Ue e dai tecnici del Ministero, si era svolto dal 9 al 18 ottobre del 2011. Scopo della visita ispettiva erano i controlli sul benessere animale negli allevamenti e nelle condizioni di trasporto, il miglioramento nell’applicazione delle norme in materia e il grado di recepimento delle raccomandazioni che gli ispettori europei avevano fatto nel 2010. La relazione evidenzia come non siano ancora state controllate nove su 23 tra regioni e province autonome. Il Veneto come sempre è in prima linea nelle ispezioni
Ma tornando ai risultati dell’audit in Italia gli ispettori europei evidenziano un parziale recepimento delle raccomandazioni. Soddisfacenti secondo il report le iniziative messe in campo dal ministero della Salute, meno il livello di adeguamento delle Regioni. Punti critici rimangono il trasporto di animali, e i relativi certificati di idoneità, e l’adeguamento alle norme, entrate i vigore a inizio anno, sul benessere delle galline ovaiole. A questo proposito Fvo evidenzia come non sia ancora chiara la strategia che il ministero della Salute intende applicare a quegli allevatori che all’inizio del 2012 non erano ancora a norma.
Per quanto riguarda il Veneto, una delle regioni più attentamente verificate, il rapporto evidenzia come una piccola percentuale degli allevamenti di ovaiole non fossero ancora a norma alla data dell’ispezione, ma anche come il sistema di monitoraggio messo a punto dalla Regione con il decreto 311/2005 – seguito all’emergenza aviaria – per notificare i ripopolamenti in azienda, permetta di avere un quadro della situazione in tempo reale.
Qualche “deficienza” anche negli allevamenti di suini. Per quanto riguarda il trasporto animale, in particolare di bovini, gli ispettori europei hanno preso atto delle azioni formative che sono state fatte dalla Regione Veneto nei confronti dei veterinari privati e degli allevatori e macellatori. Il report evidenzia come permangano anche in questo campo delle criticità. Secondo i rapporti della polizia stradale nel 2010 sono stati controllati 57 trasporti e sono state riscontrate 17 violazioni in sette mezzi di trasporto. Un caso di vacca a terra. Nel 2011 il numero delle verifiche su strada è stato maggiore con 149 mezzi controllati, 79 violazioni su 28 mezzi. Sette i casi di vacche a terra.
Più in generale il report Fvo giudica insufficienti in Italia le azioni sanzionatorie nei confronti dei professionisti privati che emettono certificati non regolari in materia di idoneità al trasporto delle vacche non deambulanti. Il ministero, per parte sua, ha evidenziato di aver interessato la Fnovi perché verificasse la possibilità di procedere nei confronti di chi emette certificati non veritieri, nonché la definizione di una procedura alla quale il veterinario ufficiale debba attenersi in caso di certificato falso.
a cura di C.Fo – 22 aprile 2012 – riproduzione riservata