Due anniversari importanti, i 50 anni del Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica, e i 25 anni dell’esposizione Eurocarne a Veronafiere, sono l’occasione per un evento prestigioso “Sottoprodotti animali: conosciamoli meglio“ che si terrà il 25 maggio al Palaexpo del quartiere fieristico. Un tema per certi versi affascinante e “nuovo” per i veterinari che verrà affrontato dal professor Sergio Casella del Dipartimento Biotecnologie agrarie dell’Università di Padova, dal dottor Frank Clement, Kemin Nutrisurance Europe, dal professor Valerio Giaccone, Dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute dell’Università di Padova, dalla dottoressa Laura Gemma Brenzoni, Servizi veterinari della Regione Lombardia, dal dottor Enrico Tammiso, dell’Usl 18 di Rovigo.
La giornata di studi è organizzata dalla Società italiana di medicina veterinaria preventiva, il Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute dell’Università di Padova e dall’Ordine dei medici veterinari di Verona. E’ aperta a tutti i portatori di interesse. Prevede crediti Ecm per veterinari, medici e tecnici della prevenzione.
«Noi veterinari conosciamo bene gli animali vivi e gli alimenti che da essi derivano – spiega il professor Giaccone, vero e proprio motore dell’iniziativa – ma abbiamo nozioni molto scarse sui loro “sottoprodotti”, vale a dire pelli, sangue, contenuto intestinale, penne ma anche siero di caseificazione.
Invece, i sottoprodotti delle industrie alimentari meritano maggiore attenzione da parte dei veterinari, per il ruolo che oggi essi rivestono come potenziali inquinanti dell’ambiente e fonte di preziose risorse ricuperabili. Per fare un solo esempio, il siero di caseificazione è una preziosa riserva di sieroproteine nobili e di lattosio che possono trovare ampio impiego nella produzione di altri alimenti.
Smaltire i sottoprodotti di origine animale può essere impegnativo e costoso, ma con opportune strategie si può ricavare da essi energia e materiali utili.
La giornata di studio che vi proponiamo mira appunto a fare chiarezza in questo settore produttivo ancora quasi del tutto sconosciuto ai veterinari: impareremo che cosa sono i sottoprodotti e come vanno gestiti per non inquinare l’ambiente, quali sono le possibili strategie tecniche per ricavarne energia e materiali utili, ma faremo anche il punto sul destino che possono avere, nei sottoprodotti, importanti agenti patogeni di malattie infettive degli animali e dell’uomo. Un argomento per molto versi affascinante e “nuovo” per un veterinario».
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a cura di Sivemp Veneto – 19 aprile 2012