Bloccato dalla Guardia di finanza di Venezia il premio di 76 milioni di euro, con il relativo sequestro della documentazione delle gara d’appalto, che la Regione Veneto avrebbe dovuto pagare alla società romena City Insurance per la copertura assicurativa del servizio sanitario regionale. Nella sede fiscale in Italia della City Insurance, il Gico di Venezia ha sequestrato la documentazione inerente diverse gare d’appalto con vari enti pubblici italiani tra Veneto, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Lombardia, ed Emilia Romagna, che hanno consentito alla società assicurativa di raggiungere, nel solo 2011, un volume d’affari di oltre 50 milioni di euro. Si sospetta un legame con clan camorristici. Zaia: totale disponibilità a collaborare, anche noi avevamo avuto sospetti.
Per il Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia numerosi gli aspetti «sensibili» che hanno indotto gli uomini del Gico, coordinati dalla magistratura di Venezia, ad approfondire il caso e ad acquisire elementi di sospetto sull’operato della City Insurance: l’entità dell’appalto, il considerevole ribasso offerto dalla società romena in sede di gara. I sospetti si sono acuiti di fronte al comportamento del vertice sull’operato della società: spiccano, tra le altre, la volontà di tacere circa l’esistenza di una società, la Dacia spa, che deterrebbe il capitale di controllo della City (con il 96% delle azioni) nonostante sia cessata già dal 31 dicembre 2010.
La compagine sociale della Dacia, inoltre, include persone già note agli archivi di polizia per reati di carattere finanziario, e in particolare per l’indebito rilascio di fidejussioni, in mancanza dei requisiti di legge, nei confronti di enti pubblici, nonchè per condanne per abuso di ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e per peculato. Gli uomini delle Fiamme Gialle di Venezia hanno sottoposto a sequestro presso la Regione Veneto, per ordine della magistratura lagunare, tutta la documentazione relativa alla gara d’appalto, allo scopo di approfondire l’esistenza di possibili condotte illecite.
Gli accertamenti finora condotti hanno già permesso di constatare che la documentazione prodotta agli uffici regionali contiene attestazioni non corrispondenti al vero in ordine a circostanze significative quali la compagine societaria, l’esistenza di società controllanti e il possesso dei requisiti di regolarità fiscale previsti dal Testo Unico in materia di appalti. È ora in fase di controllo la posizione fiscale in Italia della società rumena, con particolare attenzione all’assolvimento delle imposte. Il prossimo ‘step’ operativo vedrà il coinvolgimento di tutti i reparti della Guardia di Finanza competenti, allo scopo di approfondire l’esistenza di eventuali condotte illecite nell’aggiudicazione delle gare.
Si sospetta che la società romena possa essere legata ad elementi della criminalità organizzata e alcuni italiani, secondo quanto emerso in indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sarebbero riconducibili a clan camorristici.
La società assicurativa romena è stata l’unica concorrente e vincitrice della gara d’appalto indetta dallo stesso ente per l’affidamento di servizi di copertura assicurativa per le Aziende del Servizio Sanitario di tutta la regione Veneto. Molte, secondo il comandante Veneto delle fiamme gialle generale Walter Cretella Lombardo, erano le circostanze che dovevano essere chiarite in relazione all’operato della società.
Immediata la replica di Zaia: «Ringrazio la Guardia di Finanza di Venezia per un’operazione di grande importanza, che sta portando alla luce elementi preziosi per impedire che la Regione potesse diventare vittima di attività illecite potenzialmente foriere di un importante danno economico in un settore tanto delicato come quello delle assicurazioni della sanità. Un nuovo importante tassello di una collaborazione tra Regione e forze dell’ordine già ottima, che intendiamo potenziare ulteriormente».
«Anche noi – sottolinea il presidente – avevamo avuto subito dei sospetti, tanto che il mio assessore alla sanità, già il 5 dicembre 2011, aveva molto opportunamente attivato il servizio ispettivo regionale specifico per il settore della sanità e del sociale, chiedendo un’attenta verifica di alcune criticità che erano emerse». «Attendiamo con fiducia l’esito finale del lavoro della Guardia di Finanza e della magistratura veneziana – conclude il governatore – ribadendo la nostra totale disponibilità a collaborare mettendo a disposizione degli inquirenti tutte le informazioni ed i documenti eventualmente ritenuti utili».
tratto da fonte Ansa – 17 aprile 2012 – riproduzione