L’Anmvi lancia una nuova campagna “Meriti un premio” per la diffusione della microchippatura volontaria nei felini. In questo modo aumenteranno le registrazioni all’anagrafe nazionale felina realizzata dall’Associazione nazionale medici veterinari e promossa con Frontline Combo Education Program della Merial. «Per ogni gatto registrato nella banca dati – si legge sul sito AnmviOggi – il sistema assegnerà in automatico 1 punto e ogni volta che sarà raggiunta la quota-punteggio prevista, il medico veterinario riceverà un avviso via email per informarlo di avere diritto alla scelta di un premio: ogni 10, 20, 30, 40 e 50 punti accumulati, conoscerà il punteggio raggiunto e i premi corrispondenti»
E cioè «editoria scientifica, digitale e a stampa, e iscrizione gratuita ad un congresso nazionale Scivac a scelta». Quanto ai premi questi «saranno consegnati direttamente dall’informatore Merial di zona. Dopo di che, il medico veterinario potrà riprendere a maturare punti per altri premi».
«L’identificazione degli animali da compagnia – continua Anmvi – è un impegno assunto dall’Italia con la ratifica della Convenzione Europea per la Protezione degli Animali da Compagnia. Come sottolineato dal Ministero della Salute – che ha riconosciuto l’Anagrafe nazionale felina – l’Italia è impegnata a promuovere la microchippatura volontaria dei gatti».
Sul sito del ministero della Salute infatti alla voce “Cos’è l’anagrafe degli animali d’affezione” si legge: «È utile ricordare che i medici veterinari liberi professionisti possono registrare i gatti per scelta dei proprietari anche nella banca dati privata denominata “Anagrafe Nazionale Felina” realizzata dall’Anmvi (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani). E’ opportuno perciò effettuare la ricerca del microchip di un gatto smarrito anche in questa banca privata. Tale banca dati non sostituisce l’Anagrafe degli Animali d’Affezione»
Nulla da dire sull’importanza della microchippatura dei gatti e neppure sugli incentivi per chi registra più animali. Nulla da eccepire sulla partnership commerciale tra Anmvi e Merial. Una sola osservazione però: non sarebbe meglio che il ministero della Salute evitasse qualsiasi accostamento che potrebbe far pensare a una poco opportuna commistione con una ditta che produce farmaci?
Ci pare di ricordare che poco meno di un anno fa l’allora sottosegretario Francesca Martini, dopo aver salutato con favore la nascita dell’anagrafe felina dell’Anmvi, avesse espresso la propria contrarietà sulla grafica e ai collegamenti del relativo sito che rimandava troppo a quello del ministero della Salute. Si prestava quindi a trarre potenzialmente in inganno i cittadini. Osservazione ineccepibile che va perseguita con chiarezza anche ora. Ad evitare ogni illazione che, ne siamo convinti, è senz’altro immotivata.
a cura del Sivemp Veneto – C.Fo. – 27 marzo 2012 – riproduzione riservata