Polemica a Bruxelles sulla candidatura proposta dalla Commissione europea di Mella Frewen, in precedenza funzionario della Monsanto e ora direttore generale della Confederazione delle industrie agroalimentari europee, al consiglio di amministrazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. La polemica, sul rischio di nominare una persona in precedenza legata ad una multinazionale che produce Ogm, è stata alimentata da due organizzazioni europee che operano tra l’altro sul controllo delle lobby nei vari settori. Frederique Vincent, portavoce del commissario alla salute John Dalli, a nome della Commissione Ue ha sostenuto che «la candidatura di Mella Frewen è completamente in conformità con le norme europee, avendo lavorato per Monsanto cinque anni fa», il periodo richiesto dall’Efsa per considerare un candidato indipendente da precedenti interessi.
Dall’Efsa il portavoce Ian Palombi ha tenuto a sua volta a precisare che «i membri del consiglio di amministrazione vengono nominati dal Consiglio dell’Ue previa consultazione del Parlamento e sulla base di un elenco di nomi stilato dalla Commissione europea». Nel caso attuale Bruxelles ha presentato al Consiglio Ue «una lista di 14 candidati, da cui ne verranno selezionati sette per sostituire quelli attuali, il cui mandato finisce il 30 giugno 2012. Di questi sette – prosegue Palombi – quattro devono avere esperienze pregresse in associazioni che rappresentano gli interessi dei consumatori e, gli altri, interessi nella filiera alimentare».
Il Consiglio Ue ha ora inviato la lista al Parlamento europeo, che ha tre mesi per pronunciarsi. L’Efsa ricorda anche di aver appena varato nuovi orientamenti relativi all’indipendenza dell’Autorità, con norme che rafforzano le procedure in vigore sulla valutazione e la gestione degli interessi dichiarati da coloro che sono coinvolti nell’attività dell’Efsa: dagli esperti scientifici ai membri del consiglio di amministrazione.
Per le due Ong, la nomina della Frewen ai vertici dell’Efsa (che ha il compito, fra l’altro, di fornire all’Ue le valutazioni scientifiche dei rischi degli Ogm) «creerà un conflitto d’interessi per il board dell’Agenzia». Un portavoce della Commissione europea non ha saputo fornire spiegazioni in risposta alle domande dei cronisti durante il ‘briefing’ odierno dell’Escutivo Ue.
Come direttore generale di FoodDrinkEurope, ex Ciaa, fin dal 2007, «Frewen è stata impegnata attivamente nella lobby che mirava a consentire la contaminazione della catena alimentare con piante Ogm non autorizzate in Europa», denunciano le due Ong in una nota diramata oggi a Bruxelles. Secondo Christoph Then, di Testbiotech, «nominare una lobbista dell’industria alimentare è un atto ingiustificato, che comprometterà gravemente la fiducia del pubblico nell’Efsa». La decisione finale sulle nomine verrà presa dal Consiglio Ue nei prossimi mesi.
Nei mesi scorsi, l’Efsa ha subìto dure accuse da parte delle Ong per la pratica cosiddetta delle ‘porte girevoli’, ovvero la nomina nei suoi diversi organismi di manager o esperti legati all’industria alimentare e biotechnologica e portatori d’interessi potenzialmente in conflitto con il dovere d’imparzialità, obiettività e scientificità dell’Agenzia. Nel dicembre scorso, l’Ombudsman europeo aveva criticato l’Efsa, proprio su denuncia di Testbiotech, per aver consentito l’assunzione di un membro del suo personale – Suzy Renckens, ex capo dell’unità responsabile per la valutazione dei rischi degli Ogm – da parte della multinazionale biotech Syngenta.
Mella Frewen è stata anche, in precedenza, manager del gruppo Ferruzzi e direttore delle relazioni pubbliche internazionali in Eridania (gruppo Montedison).
a cura di C.Fo – 9 marzo 2012