Si è concluso ieri in Commissione Affari sociali l’esame degli emendamenti al testo del Progetto di legge di revisione della 281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo”. «Il percorso è stato lungo e impegnativo – ha commentato l’onorevole Rodolfo Viola (Pd) – e ha visto coinvolte in modo trasversale tutte le forze politiche presenti, dopo un lungo lavoro di ascolto di tutti i soggetti interessati dalle associazioni protezionistiche fino agli enti locali, oltre naturalmente al mondo della veterinaria». In effetti la necessità di una rivisitazione della 281 dopo 20 anni dalla sua promulgazione si era resa necessaria anche per dare ordine alle tante ordinanze che si sono susseguite nel tempo in questa materia (basta pensare ai temi dei cosiddetti cani pericolosi).
E i fatti drammatici di questi ultimi giorni lo hanno reso ancora più evidente
Aggiunge Viola: «Si è cercato di fare un lavoro equilibrato tra le diverse spinte anche in contrasto tra loro, con l’unico interesse di permettere una effettiva protezione del benessere degli animali d’affezione in un rinnovato contesto di tutela della salute pubblica. In modo particolare mi preme evidenziare il ruolo rafforzato e centrale assegnato alla veterinaria pubblica e, assieme alle associazioni protezionistiche, a quella privata»
«Ci auguriamo – conclude il parlamentare – che, una volta passato il vaglio delle altre Commissioni, in modo particolare della Affari Costituzionali e Bilancio, si trovi la volontà politica per una rapida e definitiva approvazione in sede referente nella stessa Commissione Affari Sociali»
Soddisfazione anche dell’onorevole Gianni Mancuso (Pdl). «C’era stata una prevedibile, battuta d’arresto – spiega il parlamentare – al momento del cambio di Governo, ma poi l’esame emendativo ha ripreso il suo cammino e ora il testo della legge può essere trasmesso a tutte le Commissioni competenti, in particolare a quella Bilancio, per un parere confirmatorio sugli aspetti di loro competenza. Poi sarà la volta dell’approvazione definitiva dell’Aula».
E continua: «Questa legge è di particolare importanza – continua Mancuso – per un riordino della normativa sul trattamento del randagismo, soprattutto in questo momento in cui, purtroppo, la cronaca ci segnala casi di aggressioni con esito mortale. Episodi così violenti vanno, infatti, gestiti a monte, intervenendo su quelle persone che si trovano in condizioni di disagio e non sono idonee a detenere animali, specialmente cani, e non solo dando la caccia ai randagi quando ormai l’aggressione si è verificata».
Insomma per Mancuso, «un serio modo per fare prevenzione è una legge quadro che normi tutti gli aspetti relativi alla gestione degli animali sinantropi, in particolar modo quelli randagi, che possono, e l’abbiamo visto, costituire un serio problema e anche un pericolo per gli esseri umani. La nuova normativa metterà ordine e nuova disciplina nelle materie animali, anche e soprattutto relativamente al randagismo e alla gestione di canili e gattili, cointeressando sinergicamente gli enti locali, le associazioni animaliste e i servizi veterinari delle Asl e gli operatori commerciali del settore».
«Normare la convivenza tra esseri umani e animali – conclude Mancuso – porta ad una società migliore».
7 marzo 2012 – a cura di C.Fo