Sarà un disegno di legge su misura a chiarire le regole per la libera professione dei medici e dei veterinari del servizio pubblico, secondo un accordo raggiunto tra Governo e forze politiche per risolvere il nodo dell’intramoenia, con il ritiro degli emendamenti del relatore al Ddl sul governo clinico e un impegno, da parte del Governo, a chiudere il nuovo provvedimento entro giugno, scadenza dell’ultima proroga per l’intramoenia allargata, attività libero professionale esercitata fuori da strutture Asl e ospedali. Questa è l’ipotesi avanzata oggi in Commissione Affari Sociali della Camera dal ministro della Salute Renato Balduzzi, in occasione del dibattito sul disegno di legge sul governo clinico. Gli emendamenti sulla libera professione al Ddl sulla governance sanitaria, presentati a sorpresa da Domenico Di Virgilio (Pdl), erano in discussione proprio questa mattina.
Governo e forze politiche avrebbero dunque trovato la quadra per risolvere il nodo dell’intramoenia con il ritiro degli emendamenti in materia presentati al ddl governo clinico dal relatore Di Virgilio e un impegno, da parte dell’Esecutivo, a chiudere il nuovo provvedimento entro giugno, scadenza dell’ultima proroga per l’intramoenia allargata, come previsto dal decreto Milleproroghe. In questo modo anche il disegno di legge sulla governance, dopo due anni di lavoro in Commissione, dovrebbe procedere più speditamente e andare in Aula già nelle prossime settimane.
«Il ministro della salute Renato Balduzzi si è ufficialmente impegnato a proporre un provvedimento che definisca una volta per tutte le modalità per espletare la libera professione da parte dei medici e degli infermieri. Ed è proprio alla luce di questo impegno da parte del Governo, che ha dato anche il via libera al testo sul governo clinico, di cui sono relatore, che ho deciso di ritirare gli emendamenti da me proposti, accolti con entusiasmo dalle associazioni dei medici ma che hanno suscitato critiche politiche e non», ha spiegato l’onorevole Domenico Di Virgilio.
Tali emendamenti sull’intramoenia e sull’intramoenia allargata, precisa ancora Di Virigilio, «si erano resi necessari visto che dal 1° luglio 2012, secondo il decreto milleproroghe, sarebbe cessata la normativa e la libera professione così come oggi praticata, alla luce delle concrete difficoltà di molte aziende ospedaliere o sanitarie che, dichiaratamente non hanno spazi adeguati per la libera professione e per il ricovero dei cittadini paganti in proprio»
I tempi per il tavolo interparlamentare a cui sono stati invitati membri della Camera, del Senato, del Ministero della Salute, delle Regioni e delle organizzazioni sindacali mediche, dovrebbero essere abbastanza rapidi. L’obiettivo è infatti quello di arrivare ad una legge entro il 30 giugno e per questo non è da escludere neanche l’ipotesi di un decreto legge.
«Il testo preannunciato dal Ministro Balduzzi verrà preparato rapidamente da una commissione» conclude Di Virgilio spiegando che «e qualora non si potesse, per qualsiasi motivo, approvare una tale legge entro i termini previsti, si è presa in considerazione la proposta dell’onorevole Giuseppe Fioroni di prorogare la libera professione al 31 dicembre 2012».
7 marzo 2012