È accaduto di nuovo, venerdì mattina. In via Tiziano Tessitori 8, a Bagnaria Arsa, sono state trovate le carcasse di quattro animali morti. Due agnellini, un gatto e una gallina. L’ennesima intimidazione, rivolta esplicitamente verso Franco Tosoratti, veterinario alle dipendenze del Dipartimento di Prevenzione dell’Ass 5 Bassa friulana, segretario aziendale SIVeMP. Gli episodi ormai sono molti. I primi abbandoni di carcasse davanti alla casa di Bagnaria Arsa risalgono al dicembre 2011. A gennaio poi, in due occasioni, sono stati lasciati i corpi senza vita di cani, gatti, galline, agnelli e perfino resti di un bovino macellato, in via Molin 21, a Palmanova, proprio davanti alla sede del Dipartimento di Prevenzione dell’Ass 5 da cui dipende il servizio veterinario.
A inizio febbraio poi la denuncia: i Carabinieri, a seguito di un’indagine condotta dalla Stazione di Torviscosa che ha operato assieme al Norm della Compagnia di Palmanova, hanno denunciato un 80enne, residente a Bagnaria, il quale ha ammesso la propria responsabilità. Gli uomini dell’Arma hanno sentito anche ieri l’uomo il quale avrebbe ammesso di essere l’autore anche di questo ennesimo episodio. «Comincio ad essere molto preoccupato – commenta il veterinario Tosoratti – per questi continui segnali di intimidazione. All’inizio le carcasse venivano lasciate sia davanti alla mia abitazione che alla sede del servizio veterinario. Ma ora sembra che venga presa di mira con sempre maggiore frequenza la mia casa, la mia persona. Ma io sono un veterinario, alle dipendenze dell’Azienda Sanitaria, e devo svolgere il mio dovere».
A suo tempo l’anziano aveva ammesso di aver agito a scopo intimidatorio verso il servizio veterinario che, lo scorso anno, lo aveva sanzionato amministrativamente a seguito di un controllo. In quell’occasione era stato pure sequestrato un terreno dove erano state ritrovate pelli e carcasse di animali macellati. Il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria si occupa infatti di controlli sugli alimenti di origine animale e sulla salute degli animali stessi, con particolare riguardo a quelli negli allevamenti.
Cresce intanto l’amarezza per il clima di tensione che si sta creando. Ma anche la solidarietà verso Tosoratti. Soprattutto perché le azioni del pastore diventano sempre più incontrollabili. Anche il particolare che le carcasse abbandonate portassero i segni di morsicature di ratti e cani sul corpo la dice lunga sulle condizioni in cui l’allevatore tiene i suoi animali. Un trattamento che potrebbe anche prefigurare per l’ottantenne un provvedimento di inibizione dall’allevamento
Questo genere di intimidazioni non è purtroppo una novità e l’episodio di venerdì verrà segnalato anche all’Osservatorio ministeriale che è stato istituito sull’argomento su richiesta proprio del Sindacato italiano dei veterinari di medicina pubblica.
La cronaca dell’ennesima intimidazione al collega Tosoratti è stata riportata da tutti i giornali della zona con ampio risalto. Qui noi abbuiamo ripreso il puntuale resoconto del Messaggero Veneto.
«Non possiamo nascondere tutta la nostra preoccupazione davanti all’accanimento maniacale con cui viene minacciato il nostro collega – dicono i componenti della delegazione SIVeMP nell’Osservatorio ministeriale -. Un mese fa avevamo pressantemente segnalato ai vertici del Ministero quello che stava accadendo in Friuli. Reitereremo la nostra richiesta di un incontro urgente e di provvedimenti concreti. Non accettiamo che i veterinari pubblici che hanno il dovere di far rispettare le leggi diventino bersagli indifesi dei criminali e dei folli».
a cura di C.Fo – 26 febbraio 2012