È legge il Milleproroghe, su cui il Governo ha incassato ieri alla Camera anche la fiducia. «Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha oggi promulgato, sulla base dei criteri esposti nella lettera in viata ieri ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri, la legge di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 recante proroga di termini di disposizioni legislative». Lo afferma una nota del Quirinale. Il testo era stato approvato con 336 sì, 61 no e 13 astenuti. Hanno votato contro Lega e Idv. Il capitolo più discusso prima dell’approvazione finale è stato quello relativo alla previdenza, in particolare per i lavoratori “esodati”, rimasti senza stipendio e senza pensione con la riforma pensionistica inserita nella manovra di dicembre.
Il problema è stato parzialmente risolto, ma sono ancora moltissimi i lavoratori esclusi dall’applicazione delle vecchie regole.
La libera professione intramoenia allargata cesserà di esistere dal 30 giugno 2012 ed entro la stessa data dovranno essere ultimati dalle Regioni gli spazi da dedicare alla libera professione.
Con l’approvazione del provvedimento è arrivato anche un forte e chiaro monito del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica ha preso carta e penna e ha scritto ai presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, e al premier Mario Monti per invitare le Camere ad abbandonare l’abitudine ad ammettere emendamenti eterogenei ai decreti legge nel corso dell’esame parlamentare e per valutare l’ammissibilità attenendosi ai criteri di «stretta attinenza e relative finalità».
Una lettera forte, con la quale il capo dello Stato ha ricordato che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 22 del 2012, depositata lo scorso 16 febbraio, ha annullato alcune disposizioni del Milleproroghe dello scorso anno (Dl 225/2010) per «estraneità alla materia e alle finalità» del provvedimento.
Napolitano ha anche ribadito di non disporre di un potere di rinvio parziale alle Camere, ma ha rilevato come ci siano stati emendamenti «in nessun modo ricollegabili» al provvedimento, che «avrebbero dovuto trovare più corretta collocazione in un distinto apposito decreto legge». Ha chiesto di modificare, se necessario, i regolamenti parlamentari, per non esporre le norme dei decreti legge al rischio di annullamento da parte della Corte costituzionale.
Ieri, poi, l’Esecutivo è scivolato su due ordini del giorno di Lega e Pd approvati nonostante il parere negativo del Governo. Il primo, sulla scuola, prevede l’inserimento in fascia aggiuntiva alle graduatorie in esaurimento entro l’anno scolastico 2012-2013 dei docenti che si sono abilitati tra il 2008 e il 2011. Il secondo, dopo le recenti polemiche sul canone Rai, vuole che il Governo stili entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto un elenco degli apparecchi “atti o adattabili” individuando, inoltre, la tipologia dei soggetti tenuti al pagamento del canone Rai speciale.
Molti i settori interessati dal provvedimento, anche se il capitolo maggiormente alla ribalta è stato quello relativo ai lavoratori “esodati”, rimasti senza stipendio e senza pensione con la riforma pensionistica inserita nella manovra di dicembre. Il problema è stato parzialmente risolto, ma sono ancora moltissimi i lavoratori esclusi dall’applicazione delle vecchie regole. Fra le novità, le finestre si continuano ad applicare anche ai lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011 risultavano in congedo per assistere figli con gravi disabilità.
Proroghe, poi, per assunzioni e graduatorie dei concorsi nella Pubblica amministrazione, ammortizzatori sociali, assicurazioni. Slitta, poi, al 31 dicembre 2012 il termine per individuare gli aeroporti d’interesse nazionale. Prorogato al 31 maggio 2012 il termine per l’adozione del Dm Economia che classificherà per fasce le società non quotate e determinerà il compenso massimo per gli amministratori investiti di particolari cariche. C’è anche una proroga di due anni per la messa a norma sul fronte della prevenzione incendi delle strutture turistico-alberghiere.
È stato prorogato l’incarico del commissario straordinario della Croce rossa italiana, i poteri del Commissario straordinario per le quote-latte, il subentro dell’Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali ad Anas per le concessioni, il blocco al 31 dicembre 2012 degli sfratti per le categorie disagiate e la proroga per gli adempimenti tributari e contributivi nelle zone della Liguria e della Toscana interessate dall’alluvione. C’è anche la proroga per il 2012 di un indennizzo ai soggetti titolari di beni, diritti e interessi sottoposti in Libia a misure limitative. Autorizzata anche la spesa di 7 milioni di euro per il 2012 per prorogare la convenzione con Radio Radicale.
In 48 voci l’abc delle modifiche al Milleproroghe
ilsole24ore.com – 24 febbrao 2012