La Regione Abruzzo vuole vederci chiaro sulle tensioni tra i vertici dell’Istituto Zooprofilattico e avvia una fase di verifica con la nomina di una commissione con specifici poteri. La decisione di intervenire, messa nero su bianco con la delibera di giunta numero 73 del 13 febbraio scorso, dopo la lettera del 3 gennaio scorso con cui il Commissario dell’Istituto Lucio Verticelli denunciava il clima “ostile” tra lui e la direzione, a causa di differenti valutazioni su competenze e ruoli. Una tensione che rischierebbe di compromettere il buon funzionamento delle attività amministrative e tecnico scientifiche dell’istituto. La Regione decide ora di attivare una fase di verifica sull’attività dell’istituto di concerto con la Regione Molise e con il dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria.
La Giunta inoltre riserva al presidente della Giunta regionale la nomina di una commissione con poteri per lo svolgimento dell’attività di verifica.
L’Ente richiama il protocollo stipulato l’11 dicembre 2009 con il Ministero della Salute, e la Regione Molise, per il riordino e la valorizzazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Caporale di Teramo, accordo che attribuisce alla Regione poteri di vigilanza amministrativa, indirizzo e verifica degli atti.
Il clima “ostile” tra direttore ed il Commissario comincerebbe dal pensionamento del professor Vincenzo Caporale, avvenuto il 1° novembre 2011. Sessantacinque anni e quaranta di servizio alle spalle il numero uno dell’Izs era stato costretto a ritirarsi. Contro quel pensionamento l’ex direttore era anche ricorso al tribunale del lavoro, senza esito. Il posto vacante, viene occupato dal nuovo direttore, Rossella Lelli, moglie dello stesso Caporale. L’attrito tra il commissario e la neo direttrice avrebbe spinto Verticelli a scrivere al Procuratore della Repubblica di Teramo, al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente della Regione Molise e a tutti i dirigenti dell’Izs rivolgendo una serie di accuse pesantissime alla dottoressa Lelli.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i dirigenti dell’istituto chiedendo, a mezzo lettera, la fine di ogni tensione e il recupero di un clima di collaborazione nell’interesse dell’Ente.
Sullo sfondo della vicenda la partita tutta politica del riordino dell’istituto Caporal. Secondo le opposizioni in consiglio regionale abruzzese, che hanno presentato un progetto di legge di riordino dell’Izs di Teramo, la discussione in commissione viene rimandata a causa di una vera e propria “guerra” nella maggioranza per il controllo dell’Istituto Zooprofilattico, il tutto a scapito della sua organizzazione e del suo funzionamento. «Questa maggioranza divisa – hanno affermato i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Di Luca e Claudio Ruffini – piuttosto che contribuire a rafforzare il prestigio scientifico del “Caporale” ha imboccato la strada dei personalismi e della lottizzazione politica dell’ Ente. Abbiamo atteso per mesi la discussione della legge in Commissione senza avere nessun confronto. Credevamo che la maggioranza facesse la maggioranza invece l’ordine di scuderia causa le divisioni interne è stato “indietro tutta”. La nostra proposta di riordino che aveva il pregio di ricostituire gli organismi dell’Istituto è stata nuovamente rimandata in Commissione». Aggiunge Di Luca: «L’ostruzionismo è all’interno della stessa maggioranza solamente così si spiegano gli oltre 140 emendamenti presentati dagli assessori Paolo Gatti e Luigi De Fanis assieme ai consiglieri Emiliano Di Matteo e Federica Chiavaroli»
23 febbraio 2012 – riproduzione riservata